In Concattedrale la Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo Cornacchia
La chiesa gremita di fedeli nel giorno della Solennità dei Santi Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele
domenica 29 settembre 2024
14.35
Dopo la fiaccolata di fede e preghiera in onore di San Michele Arcangelo, svoltasi per le vie del centro storico nella serata di venerdì 27 settembre, questa mattina nel giorno della Solennità dei Santi Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele si è tenuta in Concattedrale alle ore 11.00 la Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo Mons. Domenico Cornacchia, con i sacerdoti, diaconi e religiosi. In una chiesa gremita di devoti ed addobbata a festa, presenti il primo cittadino Michelangelo De Chirico, la civica amministrazione, le autorità civili e militari, il presidente del Comitato Feste Patronali 2024 Michelangelo Matacchione, le associazioni e le confraternite. La Santa Messa è stata animata dalla corale cittadina "Jubilaeum" diretta dal maestro Fabio D'Amato.
In un'atmosfera di gioia e di devozione, le parole del vescovo Cornacchia durante l'omelia sono state un invito a non perdere mai la speranza. «Gli angeli e gli Arcangeli non ci lasciano soli mai, e ci invitano a non scoraggiarci. Sono la nostra ala di riserva, come diceva don Tonino Bello. Restiamo lontani dall'indifferenza, dal male, dai conflitti armati che seminano morti innocenti. Il male genera sempre altro male, il bene genera sempre altro bene, - in chiusura un appello alla comunità, - che sia questo giorno di festa l'inizio di un nuovo capitolo per la vita di tutti. Alleggeriamo il peso del fardello che più deboli non sono in grado di portare», è stata la sua preghiera.
Il momento di unione per i fedeli ha rappresentato un'occasione preziosa per la nostra comunità per rafforzare i legami di fraternità e di carità. Per tenere a mente i punti di riferimento reali della vita, legati alla pace, al dialogo e all'altruismo.
In un'atmosfera di gioia e di devozione, le parole del vescovo Cornacchia durante l'omelia sono state un invito a non perdere mai la speranza. «Gli angeli e gli Arcangeli non ci lasciano soli mai, e ci invitano a non scoraggiarci. Sono la nostra ala di riserva, come diceva don Tonino Bello. Restiamo lontani dall'indifferenza, dal male, dai conflitti armati che seminano morti innocenti. Il male genera sempre altro male, il bene genera sempre altro bene, - in chiusura un appello alla comunità, - che sia questo giorno di festa l'inizio di un nuovo capitolo per la vita di tutti. Alleggeriamo il peso del fardello che più deboli non sono in grado di portare», è stata la sua preghiera.
Il momento di unione per i fedeli ha rappresentato un'occasione preziosa per la nostra comunità per rafforzare i legami di fraternità e di carità. Per tenere a mente i punti di riferimento reali della vita, legati alla pace, al dialogo e all'altruismo.