In miglioramento le condizioni di Gabriele Giangaspero, ma chiede come sta Angelo

E' sveglio e cosciente: ieri ha letto su internet della morte dell'amico Angelo Cesareo.

martedì 21 aprile 2015 8.35


E' ancora sotto shock Gabriele Giangaspero, il 19enne terlizzese coinvolto venerdì scorso nel tragico incidente stradale sulla provinciale Ruvo-Terlizzi. Le sue condizioni di salute sono in miglioramento, per quanto meglio possa sentirsi chi da un letto di ospedale abbia appena letto su internet della morte di Angelo Cesareo il suo compagno che quella terribile mattina era seduto accanto a lui nella Citroen C3 nera che si è poi ribaltata.

Gabriele è ancora ricoverato presso l'Ospedale "Bonomo" di Andria. Da qualche giorno è sveglio e cosciente, ieri mattina ha persino chiesto di usare il suo smartphone. Ha letto quel "Ti vogliamo tanto bene" che una sua cara amica gli ha scritto sulla bacheca di Facebook. Poi, sempre dalle pagine di Facebook, ha letto di Angelo Cesareo. Erano compagni al tecnico industriale di Molfetta. A scuola i banchi sono vuoti. Uno resterà così per sempre.

Adesso la paura di genitori e amici è che alle ossa rotte (Gabriele ha subito una serie di fratture su varie parti del corpo) si aggiungano altre ferite più profonde. Ogni sera in quel reparto dell'ospedale si ritrovano tutti gli amici di sempre. Si sono stretti a lui. Non parlano volentieri con i giornalisti, cercano di proteggerlo da contraccolpi psicologici, di tenerlo lontano dalle voci di fuori, in questo momento vogliono che senta solo il loro affetto.

Ma Gabriele vuole sapere come sta Angelo. Ditemi la verità, chiede ai suoi amici. Ha saputo di Angelo ma gli amici continuano a negare, cercano di proteggerlo, lui è giovane sì, sarà dura ma ce la farà, adesso però non si è ancora ripreso del tutto. A Gabriele gli è rimasto il dubbio, non ha la certezza di quanto sia davvero successo. Ricorda poco di quella maledetta mattina. Era lui alla guida, questo sì. A quanto pare avrebbe incontrato Angelo Cesareo alla fermata di un autobus, così per caso. E gli avrebbe proposto un passaggio a casa. Poi il mondo si è fermato. Alle 12,30 di quel venerdì 17 aprile all'improvviso è sceso il buio.