Un post su Facebook cita la "piovra" a Terlizzi. il sindaco Gemmato: «Pronto a denunciare gli sciacalli»
«Posso pure sopportare che si attacchi la mia persona e la mia parte politica, ma non posso più tollerare che gli schizzi di fango continuino a imbrattare l’immagine della città che rappresento»
venerdì 11 gennaio 2019
14.38
«Stiamo assistendo nelle ultime ore a un tentativo vergognoso di sciacallaggio politico a spese di Terlizzi e dei terlizzesi. Posso comprendere la normale dialettica politica fatta anche di polemiche aspre, ma è insopportabile che alcuni soggetti istituzionali continuino a strumentalizzare il caso Censum ricorrendo a messaggi volgari, brutti e volutamente fuorvianti che finiscono per tratteggiare Terlizzi come una realtà che non è». Lo afferma il sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato.
«Mi riferiscono di un post pubblicato sul profilo Facebook personale di un consigliere comunale di opposizione che riporta la frase "Stiamo liberando Terlizzi dalla piovra, che mostra giorno dopo giorno tentacoli politico/amministrativi" nel tentativo di accostare Terlizzi a una città mafiosa e trasmettendo all'esterno un'immagine che offende tutti e che non corrisponde alla realtà».
«Sarebbe sin troppo facile far notare che le responsabilità politiche legate al caso Censum sono tutte da ricercare nella stagione amministrativa 2008-2012 quando al governo della città c'era la stessa classe politica che oggi ricorre all'insulto, ma adesso si sta superando ogni limite: è evidente che allo scopo di distogliere lo sguardo da precise responsabilità politiche dell'epoca, c'è chi continua a infangare l'immagine e la reputazione della comunità terlizzese che invece non merita assolutamente oltraggi di questo tenore. Se questo qualcuno pensa di poter sovvertire in questo modo la volontà democraticamente espressa dai cittadini, è bene che sappia di aver fatto male i conti: valuterò la necessità di presentare un esposto denuncia alla Procura della Repubblica con il solo scopo di proteggere l'immagine e il buon nome della nostra comunità e dunque nei confronti di chiunque intenda screditare l'immagine o il buon nome di Terlizzi».
«Posso pure sopportare che si attacchi la mia persona e la mia parte politica, ma non posso più tollerare e non posso più consentire che gli schizzi di fango continuino a imbrattare l'immagine della città che rappresento».
«Mi riferiscono di un post pubblicato sul profilo Facebook personale di un consigliere comunale di opposizione che riporta la frase "Stiamo liberando Terlizzi dalla piovra, che mostra giorno dopo giorno tentacoli politico/amministrativi" nel tentativo di accostare Terlizzi a una città mafiosa e trasmettendo all'esterno un'immagine che offende tutti e che non corrisponde alla realtà».
«Sarebbe sin troppo facile far notare che le responsabilità politiche legate al caso Censum sono tutte da ricercare nella stagione amministrativa 2008-2012 quando al governo della città c'era la stessa classe politica che oggi ricorre all'insulto, ma adesso si sta superando ogni limite: è evidente che allo scopo di distogliere lo sguardo da precise responsabilità politiche dell'epoca, c'è chi continua a infangare l'immagine e la reputazione della comunità terlizzese che invece non merita assolutamente oltraggi di questo tenore. Se questo qualcuno pensa di poter sovvertire in questo modo la volontà democraticamente espressa dai cittadini, è bene che sappia di aver fatto male i conti: valuterò la necessità di presentare un esposto denuncia alla Procura della Repubblica con il solo scopo di proteggere l'immagine e il buon nome della nostra comunità e dunque nei confronti di chiunque intenda screditare l'immagine o il buon nome di Terlizzi».
«Posso pure sopportare che si attacchi la mia persona e la mia parte politica, ma non posso più tollerare e non posso più consentire che gli schizzi di fango continuino a imbrattare l'immagine della città che rappresento».