Francesco De Sario ha ottenuto i domiciliari
Incidente stradale a Fasano, la polizia cerca una Opel Corsa gialla
giovedì 17 dicembre 2015
Ha ottenuto gli arresti domiciliari Francesco De Sario, camionista 57enne di Terlizzi che sabato ha perso il controllo dell'autoarticolato che guidava sulla statale 379, travolgendo tre automobili che viaggiavano in direzione opposta all'altezza di Fasano causando la morte di cinque persone. Tra le vittime c'era anche la piccola Viola Casili, di tre anni e mezzo, figlia di Cristian, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle.
De Sario - che all'alba di domenica era stato arrestato con l'accusa di omicidio colposo plurimo - oggi è stato interrogato dal gip di Brindisi alla presenza del suo legale Rocco Cantatore. Ai magistrati che indagano ha fornito la propria versione dei fatti. L'uomo ha sostenuto quanto aveva già affermato nel corso dell'interrogatorio davanti al pm Luca Buccheri, ovvero di aver perso il controllo del tir a causa di una brusca frenata effettuata da una vettura che lo precedeva, un'Opel Corsa gialla, di cui però al momento non c'e' traccia negli atti dell'inchiesta.
Le indagini sono condotte dalla polizia stradale di Brindisi, che ha raccolto le testimonianze dei superstiti e di altri automobilisti. Nei prossimi giorni sarà effettuata una perizia tecnica sui mezzi coinvolti, che sono stati posti sotto sequestro. Nell'incidente hanno perso la vita i coniugi Vito Muscatello e Rosetta Minerba, suoceri di Casili, la zia Annamaria e la figlioletta Viola. La moglie Marta, invece, è rimasta gravemente ferita e si trova ancora ricoverata nell'ospedale Perrino di Brindisi.
Deceduto anche un ventunenne di Fasano, Leonardo Orlandino, che viaggiava su una Toyota Aygo, mentre sono rimasti illesi i passeggeri della terza auto travolta dal tir. Anche l'autista De Serio non ha riportato ferite. La contestazione di omicidio colposo nasce dal mancato rispetto del limite di velocità e della distanza di sicurezza.
Proseguiranno nei prossimi giorni le indagini per accertare l'esatta dinamica dell'incidente stradale sulla statale Fasano-Brindisi. La magistratura ha posto sotto sequestro gli ammassi di lamiera che appartenevano all'auto su cui viaggiavano quattro delle persone rimaste uccise, compresa la piccola Viola di appena tre anni. L'Opel Zafira è rimasta schiacciata tra la motrice e il rimorchio dell'autocisterna è ora a disposizione di alcuni ingegneri incaricati dalla Procura di Brindisi di accertare eventuali elementi utili a capire di più. Sotto sequestro anche la Peugeot 107, al cui volante c'era Orlandino e una Opel Corsa su cui viaggiavano altre 3 persone rimaste miracolosamente illese. I tecnici, inoltre, dovranno anche verificare che non si siano verificati guasti tecnici alla stessa autocisterna.
De Sario - che all'alba di domenica era stato arrestato con l'accusa di omicidio colposo plurimo - oggi è stato interrogato dal gip di Brindisi alla presenza del suo legale Rocco Cantatore. Ai magistrati che indagano ha fornito la propria versione dei fatti. L'uomo ha sostenuto quanto aveva già affermato nel corso dell'interrogatorio davanti al pm Luca Buccheri, ovvero di aver perso il controllo del tir a causa di una brusca frenata effettuata da una vettura che lo precedeva, un'Opel Corsa gialla, di cui però al momento non c'e' traccia negli atti dell'inchiesta.
Le indagini sono condotte dalla polizia stradale di Brindisi, che ha raccolto le testimonianze dei superstiti e di altri automobilisti. Nei prossimi giorni sarà effettuata una perizia tecnica sui mezzi coinvolti, che sono stati posti sotto sequestro. Nell'incidente hanno perso la vita i coniugi Vito Muscatello e Rosetta Minerba, suoceri di Casili, la zia Annamaria e la figlioletta Viola. La moglie Marta, invece, è rimasta gravemente ferita e si trova ancora ricoverata nell'ospedale Perrino di Brindisi.
Deceduto anche un ventunenne di Fasano, Leonardo Orlandino, che viaggiava su una Toyota Aygo, mentre sono rimasti illesi i passeggeri della terza auto travolta dal tir. Anche l'autista De Serio non ha riportato ferite. La contestazione di omicidio colposo nasce dal mancato rispetto del limite di velocità e della distanza di sicurezza.
Proseguiranno nei prossimi giorni le indagini per accertare l'esatta dinamica dell'incidente stradale sulla statale Fasano-Brindisi. La magistratura ha posto sotto sequestro gli ammassi di lamiera che appartenevano all'auto su cui viaggiavano quattro delle persone rimaste uccise, compresa la piccola Viola di appena tre anni. L'Opel Zafira è rimasta schiacciata tra la motrice e il rimorchio dell'autocisterna è ora a disposizione di alcuni ingegneri incaricati dalla Procura di Brindisi di accertare eventuali elementi utili a capire di più. Sotto sequestro anche la Peugeot 107, al cui volante c'era Orlandino e una Opel Corsa su cui viaggiavano altre 3 persone rimaste miracolosamente illese. I tecnici, inoltre, dovranno anche verificare che non si siano verificati guasti tecnici alla stessa autocisterna.