Incidente sulla Terlizzi-Molfetta: chiuse le indagini, nessuna traccia della terza auto
L'appello della polizia di Molfetta: "Invitiamo il conducente della terza vettura a un gesto di coscienza"
mercoledì 20 aprile 2016
6.25
Sono terminate le indagini sull'incidente sulla provinciale Molfetta-Terlizzi, incidente che l'8 aprile scorso è costato la vita a Graziana Cognetti, la ragazza di Andria deceduta a seguito dell'impatto tra la Renault Twingo su cui si trovava insieme ad altre due ragazze (rimaste gravemente ferite) e una Peugeot proveniente da Terlizzi. Una delle ragazze a bordo insieme con Graziana è terlizzese.
Un impatto fatale che all'inizio sembrava essere stato causato dall'asfalto viscido e forse da una mancata precedenza. La pioggia, la strada bagnata, certamente l'alta velocità di una delle due auto, sono elementi che c'entrano tutti. Poi è comparsa anche la famigerata terza vettura, un'automobile che al momento esiste solo nelle immagini di una telecamera privata della videosorveglianza. Le immagini dicono poco e dicono tanto allo stesso tempo: forse un'auto di colore bianco, forse una Mercedes, chissà. Quel che è certo, perché si vede, è che attraversa la provinciale con una manovra quantomeno azzardata, taglia la strada alla Peugeot costringendola a sbandare. Poi scompare nel nulla. Lasciando dietro di sé il triste destino di una ragazza di 23 anni che tornava a casa insieme alle colleghe, di ritorno dal lavoro.
Quell'auto non è stata purtroppo rintracciata. Il comandante Giuseppe Gadaleta della Polizia Municipale di Molfetta che ha condotto l'indagine ha consegnato gli atti alla Procura di Trani. In quelle carte c'è la conferma del coinvolgimento di una terza vettura, ma non c'è ancora il nome del conducente. "Lo invitiamo a un gesto di coscienza e di responsabilità" è l'appello che il comandante Gadaleta affida alle pagina di MolfettaViva e TerlizziViva. Quel filmato, pubblicato proprio sul nostro giornale, è stato a lungo visionato dai tecnici della polizia municipale, ma da quei fotogrammi è pressoché impossibile risalire all'identità del conducente o anche solo al modello dell'auto.
Toccherà dunque al pubblico ministero Lucio Vaira, titolare dell'inchiesta, sciogliere definitivamente i nodi di una vicenda che sta facendo molto discutere e che urla ancora giustizia. Come è possibile che il conducente della terza auto non si sia accorto di nulla e non si sia fermato a prestare i soccorsi? Esistono immagini riprese dalle telecamere di Autostrade Italiane che possano aiutare gli inquirenti a identificare il responsabile di quella manovra? E' ipotizzabile che quella terza vettura uscisse contromano dallo svincolo dell'autostrada, come qualche lettore ha ipotizzato rivedendo attentamente il filmato (riproponiamo il video dell'incidente alla fine dell'articolo)? E' possibile che si tratti di un residente del posto abituato a fare quella manovra?
Sono tutti interrogativi senza risposta e che al momento si infrangono sullo stretto riserbo di chi ha condotto le indagini.
Un impatto fatale che all'inizio sembrava essere stato causato dall'asfalto viscido e forse da una mancata precedenza. La pioggia, la strada bagnata, certamente l'alta velocità di una delle due auto, sono elementi che c'entrano tutti. Poi è comparsa anche la famigerata terza vettura, un'automobile che al momento esiste solo nelle immagini di una telecamera privata della videosorveglianza. Le immagini dicono poco e dicono tanto allo stesso tempo: forse un'auto di colore bianco, forse una Mercedes, chissà. Quel che è certo, perché si vede, è che attraversa la provinciale con una manovra quantomeno azzardata, taglia la strada alla Peugeot costringendola a sbandare. Poi scompare nel nulla. Lasciando dietro di sé il triste destino di una ragazza di 23 anni che tornava a casa insieme alle colleghe, di ritorno dal lavoro.
Quell'auto non è stata purtroppo rintracciata. Il comandante Giuseppe Gadaleta della Polizia Municipale di Molfetta che ha condotto l'indagine ha consegnato gli atti alla Procura di Trani. In quelle carte c'è la conferma del coinvolgimento di una terza vettura, ma non c'è ancora il nome del conducente. "Lo invitiamo a un gesto di coscienza e di responsabilità" è l'appello che il comandante Gadaleta affida alle pagina di MolfettaViva e TerlizziViva. Quel filmato, pubblicato proprio sul nostro giornale, è stato a lungo visionato dai tecnici della polizia municipale, ma da quei fotogrammi è pressoché impossibile risalire all'identità del conducente o anche solo al modello dell'auto.
Toccherà dunque al pubblico ministero Lucio Vaira, titolare dell'inchiesta, sciogliere definitivamente i nodi di una vicenda che sta facendo molto discutere e che urla ancora giustizia. Come è possibile che il conducente della terza auto non si sia accorto di nulla e non si sia fermato a prestare i soccorsi? Esistono immagini riprese dalle telecamere di Autostrade Italiane che possano aiutare gli inquirenti a identificare il responsabile di quella manovra? E' ipotizzabile che quella terza vettura uscisse contromano dallo svincolo dell'autostrada, come qualche lettore ha ipotizzato rivedendo attentamente il filmato (riproponiamo il video dell'incidente alla fine dell'articolo)? E' possibile che si tratti di un residente del posto abituato a fare quella manovra?
Sono tutti interrogativi senza risposta e che al momento si infrangono sullo stretto riserbo di chi ha condotto le indagini.