Infrastrutture ferroviarie, è botta e risposta al veleno tra Salvini e Giannini
Il leader della Lega: «Neppure 23 morti e 57 feriti hanno convinto la Regione Puglia ad adeguarsi». L'Assessore: «Consuete operazioni di sciacallaggio».
sabato 20 giugno 2020
«Neppure 23 morti e 51 feriti hanno convinto la Regione Puglia ad adeguare la sicurezza delle infrastrutture su ferro. A quattro anni dal disastro tra Andria e Corato, l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie conferma che tutto è ancora in corso di adeguamento. Nessun rispetto per i morti e i pendolari pugliesi, la Regione non muove un dito».
Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, commentando la relazione preliminare sulla sicurezza ferroviaria dell'Ansf. La linea ferroviaria che tocca anche Terlizzi è finita ormai da qualche anno nell'occhio del ciclone dopo l'incidente del 12 luglio 2016 che costò la vita a 23 persone e ne ferì 51.
Non si è fatta attendere la risposta dell'Assessore regionale al ramo, Giovanni Giannini, che ha così replicato solo qualche ora dopo che l'agenzie di stampa avevano battuto il comunicato del numero uno leghista: «Il senatore Salvini sappia che è dal 2013 che la Regione Puglia investe- stanziando 83 milioni di euro - nei sistemi di sicurezza per la circolazione ferroviaria.
Il dossier dell'Agenzia Nazionale da infatti atto che tra le 5 gestioni più virtuose italiane ce ne sono due pugliesi: la Ferrotramviaria che ha completato l'attrezzaggio della linea al 78% e le Ferrovie del Gargano, il cui completamento è al 100%.
La censura dell'Agenzia - spiega Giannini - è invece indirizzata ai 7 operatori che non hanno ancora attrezzato con i sistemi di controllo della marcia del treno, un solo chilometro di linea.
La Regione ha il compito di mettere a disposizione le risorse - continua l'Assessore -: i tempi di attuazione sono determinati dai soggetti attuatori. Appare quindi veramente incredibile addebitare le responsabilità dei ritardi alla politica. Vale la pena ricordare che i tempi di approvazione dei progetti ferroviari hanno tempi lunghi che incidono notevolmente sui tempi di realizzazione.
Prima di parlare - conclude Giannini -, lasciandosi andare nelle sue consuete operazioni di sciacallaggio, è meglio che le notizie le legga con più attenzione, evitando interventi fuorvianti».
La campagna elettorale per le regionali è ormai apertissima e lo scontro tra le parti si va sempre più inasprendo.
Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, commentando la relazione preliminare sulla sicurezza ferroviaria dell'Ansf. La linea ferroviaria che tocca anche Terlizzi è finita ormai da qualche anno nell'occhio del ciclone dopo l'incidente del 12 luglio 2016 che costò la vita a 23 persone e ne ferì 51.
Non si è fatta attendere la risposta dell'Assessore regionale al ramo, Giovanni Giannini, che ha così replicato solo qualche ora dopo che l'agenzie di stampa avevano battuto il comunicato del numero uno leghista: «Il senatore Salvini sappia che è dal 2013 che la Regione Puglia investe- stanziando 83 milioni di euro - nei sistemi di sicurezza per la circolazione ferroviaria.
Il dossier dell'Agenzia Nazionale da infatti atto che tra le 5 gestioni più virtuose italiane ce ne sono due pugliesi: la Ferrotramviaria che ha completato l'attrezzaggio della linea al 78% e le Ferrovie del Gargano, il cui completamento è al 100%.
La censura dell'Agenzia - spiega Giannini - è invece indirizzata ai 7 operatori che non hanno ancora attrezzato con i sistemi di controllo della marcia del treno, un solo chilometro di linea.
La Regione ha il compito di mettere a disposizione le risorse - continua l'Assessore -: i tempi di attuazione sono determinati dai soggetti attuatori. Appare quindi veramente incredibile addebitare le responsabilità dei ritardi alla politica. Vale la pena ricordare che i tempi di approvazione dei progetti ferroviari hanno tempi lunghi che incidono notevolmente sui tempi di realizzazione.
Prima di parlare - conclude Giannini -, lasciandosi andare nelle sue consuete operazioni di sciacallaggio, è meglio che le notizie le legga con più attenzione, evitando interventi fuorvianti».
La campagna elettorale per le regionali è ormai apertissima e lo scontro tra le parti si va sempre più inasprendo.