Inquinata l'acqua che bevono i pugliesi?
Idrocarburi nel bacino del Pertusillo, interrogazione regionale di Forza Italia
lunedì 19 gennaio 2015
11.07
E' allarme sulla presunta presenza dsi idrocarburi e metalli nel bacino idrico del Pertusillo (in Basilicata), una delle principali fonti dell'Acquedotto Pugliese. A sollevare i dubbi sulla salubrità dell'acqua che finisce nelle condotte pugliesi sono i consiglieri regionali di Forza Italia che hanno chiesto al governatore Vendola di affidare all'Arpa (l'agenzia regionale per l'ambiente) indagini più approfondite sull'acqua che disseta baresi e salentini.
Oltre a uno studio condotto dalla professoressa Albina Colella del dipartimento di Scienze dell'Università della Basilicata e dalla collega Maria Rita D'Orsogna dell'Istituto per la sostenibilità della California State University, ad allarmare i consiglieri regionali di Forza Italia ci sono i prelievi effettuati dall'Arpab, l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Basilicata: «I campioni esaminati per la ricerca – si legge nel documento inviato al presidente del consiglio regionale Introna – sono stati i primi a rilevare elevati livelli di idrocarburi sopra la media prevista dalla legislazione italiana». I sei firmatari citano un estratto dello studio: «La nostra analisi – si legge nella relazione scientifica – suggerisce che è altamente probabile che la contaminazione da idrocarburi nel Pertusillo sia originata da estrazione di petrolio e sue trasformazioni, stoccaggio e smaltimento. Diversi episodi di inquinamento supportano questa ipotesi: la presenza di alte concentrazioni di manganese, benzene, toluene e solfati, come misurato da Arpab nel giugno 2011 in terra acqua al Centro Olio Val D'Agri, che scorrono verso il Pertusillo." Per i consiglieri di Forza Italia questa vicenda "merita una tempestiva verifica dello stato di salute dell'acqua erogata ai cittadini in Puglia".
Oltre a uno studio condotto dalla professoressa Albina Colella del dipartimento di Scienze dell'Università della Basilicata e dalla collega Maria Rita D'Orsogna dell'Istituto per la sostenibilità della California State University, ad allarmare i consiglieri regionali di Forza Italia ci sono i prelievi effettuati dall'Arpab, l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Basilicata: «I campioni esaminati per la ricerca – si legge nel documento inviato al presidente del consiglio regionale Introna – sono stati i primi a rilevare elevati livelli di idrocarburi sopra la media prevista dalla legislazione italiana». I sei firmatari citano un estratto dello studio: «La nostra analisi – si legge nella relazione scientifica – suggerisce che è altamente probabile che la contaminazione da idrocarburi nel Pertusillo sia originata da estrazione di petrolio e sue trasformazioni, stoccaggio e smaltimento. Diversi episodi di inquinamento supportano questa ipotesi: la presenza di alte concentrazioni di manganese, benzene, toluene e solfati, come misurato da Arpab nel giugno 2011 in terra acqua al Centro Olio Val D'Agri, che scorrono verso il Pertusillo." Per i consiglieri di Forza Italia questa vicenda "merita una tempestiva verifica dello stato di salute dell'acqua erogata ai cittadini in Puglia".