Intimidazione a Gemmato, la pallottola all'esame dei RIS di Roma
I carabinieri per tutta la mattina nella sede comunale di via Italo Balbo
mercoledì 8 marzo 2017
18.01
Mattinata di lavoro per i carabinieri della compagnia di Molfetta e della tenenza di Terlizzi che stanno lavorando al caso della doppia intimidazione ai danni del sindaco Ninni Gemmato. Dopo la formalizzazione della denuncia avvenuta nel pomeriggio di ieri, la procura di Trani ha aperto un'inchiesta coordinata dal pm Alessandro Donato Pesce.
Nel frattempo, per tutta la mattinata di oggi i militari sono andati avanti con le indagini al terzo piano del comune di Terlizzi, nella sede di via Italo Balbo presso il mercato dei fiori. Hanno di nuovo visionato le immagini della video sorveglianza, effettuato ingrandimenti su alcuni fotogrammi in particolare, acquisito le testimonianze di alcuni stretti collaboratori del sindaco e ascoltato per ore lo stesso primo cittadino Ninni Gemmato.
«Non tralasciamo nessun elemento» spiega il comandante della tenenza di Terlizzi, Domenico Andresani. In particolare, sotto la lente d'ingrandimento dei carabinieri c'è la fotocopia in bianco e nero della pallottola. Qualcuno martedì pomeriggio l'ha messa sotto l'uscio della porta del sindaco, poi il giorno dopo è tornato di nuovo sul posto per attaccare la pallottola - quella vera - con del nastro adesivo. Un modus operandi che fa pensare al gesto di una persona isolata. Su questo vanno convincendosi gli stessi carabinieri: «Non ci sono al momento elementi che farebbero pensare a un'intimidazione per mano della criminalità organizzata» conferma il comandante Andresani. Intanto, la pallottola è stata inviata ai Ris di Roma per gli accertamenti del caso. Si spera di trovare qualche traccia papillare.
Nel frattempo, per tutta la mattinata di oggi i militari sono andati avanti con le indagini al terzo piano del comune di Terlizzi, nella sede di via Italo Balbo presso il mercato dei fiori. Hanno di nuovo visionato le immagini della video sorveglianza, effettuato ingrandimenti su alcuni fotogrammi in particolare, acquisito le testimonianze di alcuni stretti collaboratori del sindaco e ascoltato per ore lo stesso primo cittadino Ninni Gemmato.
«Non tralasciamo nessun elemento» spiega il comandante della tenenza di Terlizzi, Domenico Andresani. In particolare, sotto la lente d'ingrandimento dei carabinieri c'è la fotocopia in bianco e nero della pallottola. Qualcuno martedì pomeriggio l'ha messa sotto l'uscio della porta del sindaco, poi il giorno dopo è tornato di nuovo sul posto per attaccare la pallottola - quella vera - con del nastro adesivo. Un modus operandi che fa pensare al gesto di una persona isolata. Su questo vanno convincendosi gli stessi carabinieri: «Non ci sono al momento elementi che farebbero pensare a un'intimidazione per mano della criminalità organizzata» conferma il comandante Andresani. Intanto, la pallottola è stata inviata ai Ris di Roma per gli accertamenti del caso. Si spera di trovare qualche traccia papillare.