Intitolata una strada a Fra' Pancrazio fondatore Fraternità francescana di Betania
Venerdì mattina la cerimonia alla presenza delle istituzioni e dei vertici dei Frati
sabato 23 novembre 2019
11.02
Intitolata venerdì mattina la strada a Fra' Pancrazio, Nicola Gaudioso, ultimo figlio spirituale di Padre Pio, fondatore della Fraternità Francescana di Betania a Terlizzi nel marzo del 1982. Alla cerimonia presenti cittadini, autorità religiose, civili e militari. Il Sindaco Gemmato ha scoperto la targa avvolta in un tricolore, la benedizione è stata affidata a Fra' Paolo Crivelli, il saluto di Fra' Stefano Pesce, rispettivamente superiore generale e superiore locale della Fraternità francescana di Betania , sono intervenuti per i saluti don Fabio Tangari, cancelliere vescovile, e in Vice Prefetto di Bari Alberto Monno.
Terlizzi e i suoi poveri hanno sempre avuto un posto nel cuore di Fra' Pancrazio, una comunità, un luogo di preghiera per l'incontro con Gesù, che ha significato unione con i terlizzesi ed unità di intenti con il clero locale.
Nicola Gaudioso ha avuto una attenzione e una delicatezza nei confronti dei poveri restando sempre lontano dalla ribalta, una costante ricerca per contribuire alla giusta causa. Il suo impegno, sempre profuso nella raccolta di alimenti, vestiario, beni di prima necessità destinati ai più bisognosi è oggi pietra miliare per chi vuol fare solidarietà. Oggi, Casa Betania garantisce quasi duecento pasti a tutti coloro che trovano un posto nella mensa, senza distinzione di razza, religione e storia, soprattutto in questo periodo in cui a Terlizzi arrivano lavoratori stagionali provenienti da Paesi extracomunitari.
Nato a Bari, in una famiglia povera, ultimo di sei figli, Nicola all'età di tredici anni entra nella famiglia dei Frati Minori Cappuccini di Puglia. Già nel 1982 nelle Marche inizia la ricerca di un luogo dove portare avanti una nuova esperienza di fraternità; a Loreto conosce un cappuccino proveniente da Bari che gli racconta della struttura appena lasciata dal liceo. Poi l'arrivo a Terlizzi, di cui si innamorò a prima vista, tant'è che fu proprio questo il luogo dove fondò Casa Betania, con strutture e opere caritatevoli in tutto il mondo, di cui quella terlizzese è la casa madre.
Una figura molto amata dalla comunità terlizzese, padre Pancrazio ha dedicato una vita ai poveri, sua parola d'ordine è stata "unità", che ha rappresentato il suo punto di forza. A sera, racconta chi lo ha conosciuto, la giornata si concludeva sempre con il Vangelo.
Lo vogliamo ricordare con una frase da lui coniata: «Meglio avere la sensazione di camminare poco insieme, che avere l'illusione di camminare di più da solo; perché a quell'insieme c'è lui, Gesù, che ha garantito la sua presenza, senza della quale nulla possiamo fare di buono».
Terlizzi e i suoi poveri hanno sempre avuto un posto nel cuore di Fra' Pancrazio, una comunità, un luogo di preghiera per l'incontro con Gesù, che ha significato unione con i terlizzesi ed unità di intenti con il clero locale.
Nicola Gaudioso ha avuto una attenzione e una delicatezza nei confronti dei poveri restando sempre lontano dalla ribalta, una costante ricerca per contribuire alla giusta causa. Il suo impegno, sempre profuso nella raccolta di alimenti, vestiario, beni di prima necessità destinati ai più bisognosi è oggi pietra miliare per chi vuol fare solidarietà. Oggi, Casa Betania garantisce quasi duecento pasti a tutti coloro che trovano un posto nella mensa, senza distinzione di razza, religione e storia, soprattutto in questo periodo in cui a Terlizzi arrivano lavoratori stagionali provenienti da Paesi extracomunitari.
Nato a Bari, in una famiglia povera, ultimo di sei figli, Nicola all'età di tredici anni entra nella famiglia dei Frati Minori Cappuccini di Puglia. Già nel 1982 nelle Marche inizia la ricerca di un luogo dove portare avanti una nuova esperienza di fraternità; a Loreto conosce un cappuccino proveniente da Bari che gli racconta della struttura appena lasciata dal liceo. Poi l'arrivo a Terlizzi, di cui si innamorò a prima vista, tant'è che fu proprio questo il luogo dove fondò Casa Betania, con strutture e opere caritatevoli in tutto il mondo, di cui quella terlizzese è la casa madre.
Una figura molto amata dalla comunità terlizzese, padre Pancrazio ha dedicato una vita ai poveri, sua parola d'ordine è stata "unità", che ha rappresentato il suo punto di forza. A sera, racconta chi lo ha conosciuto, la giornata si concludeva sempre con il Vangelo.
Lo vogliamo ricordare con una frase da lui coniata: «Meglio avere la sensazione di camminare poco insieme, che avere l'illusione di camminare di più da solo; perché a quell'insieme c'è lui, Gesù, che ha garantito la sua presenza, senza della quale nulla possiamo fare di buono».