Invasione di pappagalli verdi a Terlizzi, razzia di frutta e mandorle
Gli agricoltori lanciano l'allarme
domenica 17 settembre 2023
La presenza crescente nelle campagne del barese di pappagalli, sta causando seri danni ai raccolti di frutta e mandorle, sollevando preoccupazione tra gli agricoltori locali. Si tratta di "Parrocchetti Monaci", della specie Myiopsitta monachus Boddaert, uccelli evidentemente capaci di infrangere anche abilmente, i gusci legnosi delle mandorle e consumare in generale i frutti o lasciarli danneggiati sugli alberi.
«Le campagne - spiega in una nota Coldiretti Puglia, che ha chiesto alla Regione di intervenire con un piano di contenimento – sono divenute l'Eldorado di frutta e mandorle per i pappagalli che evidentemente si sono adattati perfettamente al microclima pugliese. Si sono moltiplicate le segnalazioni da parte degli agricoltori colpiti dalla presenza sempre più evidente di stormi di pappagalli.
La razzia di frutta e mandorle è stata rilevata nelle campagne di Bari, Bisceglie, Giovinazzo, Molfetta, Palese, Santo Spirito, Bitonto, Bitetto, Palo del Colle, Binetto, Grumo Appula, fino a spingersi sull'Alta Murgia», è stato l'allarme lanciato da Coldiretti Puglia.
A tal proposito è di queste ore, una richiesta di audizione urgente che è stata inoltrata dal consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Michele Picaro, al presidente della IV Commissione agricoltura, per discutere del problema legato ai recenti danni causati dalla presenza di pappagalli nelle campagne del barese.
«In tale contesto, gli agricoltori non hanno strumenti per arginare la presenza eccessiva e in progressivo aumento di suddetti pappagalli», è stato il suo commento.
La questione ha allertato anche i produttori terlizzesi, proprietari oltretutto di appezzamenti di terra ubicati nei luoghi colpiti dall'invasione.
«La fauna selvatica sta diventando una piaga sociale che pesa sull'economia del comparto agricolo, che è sempre più spesso vede vanificati gli sforzi degli imprenditori agricoli che al momento della raccolta si trovano di fronte a bere e proprie razzie che potremmo definire eventi calamitosi di cui le istituzioni devono farsi carico con azioni risarcitorie finché non si trova il modo per poter attivare un programma di controllo della proliferazione di questa specie che mette a rischio anche altre forme di fauna oltre alle produzioni agricole», è stato il commento alla redazione di TerlizziViva del presidente Coldiretti Terlizzi , Nicolò D'Orfeo.
L'auspicio è quello che non si abbassi mai la guardia, da quello che in Puglia riveste senza dubbio un ruolo premiante nel contesto territoriale, economico, sociale: l'agricoltura.
«Le campagne - spiega in una nota Coldiretti Puglia, che ha chiesto alla Regione di intervenire con un piano di contenimento – sono divenute l'Eldorado di frutta e mandorle per i pappagalli che evidentemente si sono adattati perfettamente al microclima pugliese. Si sono moltiplicate le segnalazioni da parte degli agricoltori colpiti dalla presenza sempre più evidente di stormi di pappagalli.
La razzia di frutta e mandorle è stata rilevata nelle campagne di Bari, Bisceglie, Giovinazzo, Molfetta, Palese, Santo Spirito, Bitonto, Bitetto, Palo del Colle, Binetto, Grumo Appula, fino a spingersi sull'Alta Murgia», è stato l'allarme lanciato da Coldiretti Puglia.
A tal proposito è di queste ore, una richiesta di audizione urgente che è stata inoltrata dal consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Michele Picaro, al presidente della IV Commissione agricoltura, per discutere del problema legato ai recenti danni causati dalla presenza di pappagalli nelle campagne del barese.
«In tale contesto, gli agricoltori non hanno strumenti per arginare la presenza eccessiva e in progressivo aumento di suddetti pappagalli», è stato il suo commento.
La questione ha allertato anche i produttori terlizzesi, proprietari oltretutto di appezzamenti di terra ubicati nei luoghi colpiti dall'invasione.
«La fauna selvatica sta diventando una piaga sociale che pesa sull'economia del comparto agricolo, che è sempre più spesso vede vanificati gli sforzi degli imprenditori agricoli che al momento della raccolta si trovano di fronte a bere e proprie razzie che potremmo definire eventi calamitosi di cui le istituzioni devono farsi carico con azioni risarcitorie finché non si trova il modo per poter attivare un programma di controllo della proliferazione di questa specie che mette a rischio anche altre forme di fauna oltre alle produzioni agricole», è stato il commento alla redazione di TerlizziViva del presidente Coldiretti Terlizzi , Nicolò D'Orfeo.
L'auspicio è quello che non si abbassi mai la guardia, da quello che in Puglia riveste senza dubbio un ruolo premiante nel contesto territoriale, economico, sociale: l'agricoltura.