«Io picchiato selvaggiamente senza alcuna ragione»
Drammatico il racconto di un terlizzese in vacanza in Salento
domenica 18 agosto 2024
07.15
Poteva finire in tragedia la terribile aggressione subita da un nostro concittadino, in vacanza in Salento, la notte tra il 10 e l'11 agosto scorso. Il ragazzo nel raccontare l'accaduto alla redazione di TerlizziViva ha chiesto di restare anonimo, il suo unico intento è quello di accendere i riflettori, anche mediatici, circa episodi così deprecabili, affinché non si ripetano più e la giustizia possa fare il suo corso.
«Tutto è accaduto intorno alle ore 4/4.30 del 10 agosto, la notte di San Lorenzo, con altri tre miei amici, un ragazzo e due ragazze. Eravamo in vacanza a Gallipoli e avevamo deciso di trascorrere la serata nella discoteca RioBo – Inizia così la testimonianza del giovane terlizzese, che prosegue - la serata in discoteca era filata via liscia tra musica, balli e festa, nessun problema. Quando siamo tornati all'auto si è verificata l'aggressione. Per motivi non ancora chiari, un individuo si è avvicinato all'auto colpendomi alle spalle non appena sono uscito dalla postazione anteriore del passeggero del veicolo. L'aggressore mi ha sferrato un violento pugno in faccia gettandomi a terra e infierendo su di me. Il mio amico non appena resosi conto dell'accaduto mi ha sottratto alla furia dell'aggressore trascinandomi in macchina. L'aggressore è stato trattenuto e allontanato anche da un'altra persona e poi è sparito. Le vili modalità di attacco non mi hanno neppure permesso di scorgere il volto del mio aggressore. I miei amici, preoccupati per le mie condizioni di salute, mi hanno accompagnato al Pronto soccorso dell'ospedale di Gallipoli dove sono stato sottoposto alle cure e a tutti gli esami diagnostici del caso e ore dopo, quando era ormai pieno giorno, sono stato dimesso con una prognosi di trenta giorni, tre fratture scomposte della mandibola e la perdita del dente canino inferiore destro. L'aggressione è anche casualmente stata ripresa da tre turiste svizzere intente ad effettuare un video tiktok. Il video sarà sicuramente molto utile ai fini delle indagini»
L'aggressione è stata segnalata alle forze dell'ordine e sono subito partite d'ufficio le indagini della Polizia di Gallipoli. Il ragazzo intanto è stato immediatamente raggiunto dai suoi genitori, i quali «mi hanno condotto al Policlinico di Bari, dove ho ricevuto ulteriori visite e sono poi stato ricoverato in attesa di subire l'operazione chirurgica il giorno 13 Agosto 2024. Dopo un lungo intervento di 5 ore in cui sono state applicate delle placche di titanio volte a ricostruire la struttura della mandibola, sono infine stato dimesso la mattina del 15 Agosto 2024. Al momento sono a casa in attesa di effettuare ulteriori visite di controllo - sono le parole della vittima - Questa esperienza mi lascia certamente tramortito. Data la violenza dei colpi subiti posso ritenermi anche solo fortunato ad essere ancora qui a testimoniare l'accaduto. Se la crudeltà del vile aggressore si fosse scagliata su altre parti del mio viso probabilmente i danni sarebbero stati ben più seri e irreversibili. L'accaduto mi lascia del tutto esterrefatto. Dopo un anno di sacrifici avevo deciso di concedermi una breve vacanza per poter ricaricare le batterie in vista del prossimo anno accademico, ma la brutalità di questo vile ha deciso di sottrarmi anche la spensieratezza di una breve vacanza. Nel momento in cui scrivo questa testimonianza sarei già dovuto essere nei Paesi Bassi, dove proseguirò i miei studi universitari, purtroppo le mie attuali condizioni mediche mi impediscono di poter partire. La brutalità dell'aggressore mi ha sottratto anche uno dei più inalienabili diritti, quello all'istruzione. La mia vita è stata sconvolta dalla furia barbara e violenta di un folle che ha così sconvolto tutti i miei futuri piani. Tuttavia nutro ancora fiducia nelle istituzioni e spero che giustizia verrà fatta trovando il colpevole di questo vile accadimento.
Raccontando questa mia testimonianza spero di lasciare un messaggio. Quello che per la mia terra ci possa essere un futuro diverso da quello di essere una sorta di "paese dei balocchi" dove ognuno è libero di dare sfogo ai suoi più barbari impulsi senza che ne paghi le dovute conseguenze. Divertirsi è un diritto, ed è anche giusto che le istituzioni possano garantire ai propri cittadini il divertirsi in sicurezza.
Sono stato barbaramente picchiato senza alcun motivo, ma spero che la mia testimonianza lasci un messaggio, affinchè eventi del genere cessino di esistere», è stata la conclusione rammaricata del ragazzo.
L'auspicio è che il responsabile sia assicurato alla giustizia e che questa aggressione, l'ennesima registrata in questa stagione estiva in Salento, rilanci l'allarme sulla sicurezza, completamente fuori controllo, e sulla gestione dei flussi turistici. La prerogativa legata all'incolumità, ovunque, deve rappresentare un caposaldo prima ancora della promozione turistica ed esperienziale che un territorio è in grado di offrire.
«Tutto è accaduto intorno alle ore 4/4.30 del 10 agosto, la notte di San Lorenzo, con altri tre miei amici, un ragazzo e due ragazze. Eravamo in vacanza a Gallipoli e avevamo deciso di trascorrere la serata nella discoteca RioBo – Inizia così la testimonianza del giovane terlizzese, che prosegue - la serata in discoteca era filata via liscia tra musica, balli e festa, nessun problema. Quando siamo tornati all'auto si è verificata l'aggressione. Per motivi non ancora chiari, un individuo si è avvicinato all'auto colpendomi alle spalle non appena sono uscito dalla postazione anteriore del passeggero del veicolo. L'aggressore mi ha sferrato un violento pugno in faccia gettandomi a terra e infierendo su di me. Il mio amico non appena resosi conto dell'accaduto mi ha sottratto alla furia dell'aggressore trascinandomi in macchina. L'aggressore è stato trattenuto e allontanato anche da un'altra persona e poi è sparito. Le vili modalità di attacco non mi hanno neppure permesso di scorgere il volto del mio aggressore. I miei amici, preoccupati per le mie condizioni di salute, mi hanno accompagnato al Pronto soccorso dell'ospedale di Gallipoli dove sono stato sottoposto alle cure e a tutti gli esami diagnostici del caso e ore dopo, quando era ormai pieno giorno, sono stato dimesso con una prognosi di trenta giorni, tre fratture scomposte della mandibola e la perdita del dente canino inferiore destro. L'aggressione è anche casualmente stata ripresa da tre turiste svizzere intente ad effettuare un video tiktok. Il video sarà sicuramente molto utile ai fini delle indagini»
L'aggressione è stata segnalata alle forze dell'ordine e sono subito partite d'ufficio le indagini della Polizia di Gallipoli. Il ragazzo intanto è stato immediatamente raggiunto dai suoi genitori, i quali «mi hanno condotto al Policlinico di Bari, dove ho ricevuto ulteriori visite e sono poi stato ricoverato in attesa di subire l'operazione chirurgica il giorno 13 Agosto 2024. Dopo un lungo intervento di 5 ore in cui sono state applicate delle placche di titanio volte a ricostruire la struttura della mandibola, sono infine stato dimesso la mattina del 15 Agosto 2024. Al momento sono a casa in attesa di effettuare ulteriori visite di controllo - sono le parole della vittima - Questa esperienza mi lascia certamente tramortito. Data la violenza dei colpi subiti posso ritenermi anche solo fortunato ad essere ancora qui a testimoniare l'accaduto. Se la crudeltà del vile aggressore si fosse scagliata su altre parti del mio viso probabilmente i danni sarebbero stati ben più seri e irreversibili. L'accaduto mi lascia del tutto esterrefatto. Dopo un anno di sacrifici avevo deciso di concedermi una breve vacanza per poter ricaricare le batterie in vista del prossimo anno accademico, ma la brutalità di questo vile ha deciso di sottrarmi anche la spensieratezza di una breve vacanza. Nel momento in cui scrivo questa testimonianza sarei già dovuto essere nei Paesi Bassi, dove proseguirò i miei studi universitari, purtroppo le mie attuali condizioni mediche mi impediscono di poter partire. La brutalità dell'aggressore mi ha sottratto anche uno dei più inalienabili diritti, quello all'istruzione. La mia vita è stata sconvolta dalla furia barbara e violenta di un folle che ha così sconvolto tutti i miei futuri piani. Tuttavia nutro ancora fiducia nelle istituzioni e spero che giustizia verrà fatta trovando il colpevole di questo vile accadimento.
Raccontando questa mia testimonianza spero di lasciare un messaggio. Quello che per la mia terra ci possa essere un futuro diverso da quello di essere una sorta di "paese dei balocchi" dove ognuno è libero di dare sfogo ai suoi più barbari impulsi senza che ne paghi le dovute conseguenze. Divertirsi è un diritto, ed è anche giusto che le istituzioni possano garantire ai propri cittadini il divertirsi in sicurezza.
Sono stato barbaramente picchiato senza alcun motivo, ma spero che la mia testimonianza lasci un messaggio, affinchè eventi del genere cessino di esistere», è stata la conclusione rammaricata del ragazzo.
L'auspicio è che il responsabile sia assicurato alla giustizia e che questa aggressione, l'ennesima registrata in questa stagione estiva in Salento, rilanci l'allarme sulla sicurezza, completamente fuori controllo, e sulla gestione dei flussi turistici. La prerogativa legata all'incolumità, ovunque, deve rappresentare un caposaldo prima ancora della promozione turistica ed esperienziale che un territorio è in grado di offrire.