L'alga tossica arriva sul litorale frequentato dai terlizzesi

I dati forniti da Arpa Puglia raccontano di concentrazioni "molto abbondanti" a Giovinazzo e Molfetta

giovedì 16 luglio 2020 0.09
A cura di Gianluca Battista
L'alga tossica è arrivata in anticipo quest'anno anche sul litorale di Giovinazzo, tra i più frequentati dai terlizzesi.

Lo ha comunicato nelle scorse ore Arpa Puglia nel suo bollettino periodico e le concentrazioni dell'Ostreopsis ovata sono da bollino rosso, ovvero "molto abbondanti". Il riferimento è al litorale sud fino al confine con Santo Spirito.

Arpa Puglia ha infatti registrato 137.452 cellule in colonna e 3.038.761 sul fondo.

Situazioni simili si sono registrate a Molfetta, zona prima cala, molto frequentata dalla gente di Terlizzi,
a Santo Spirito dopo l'ex Lido Lucciola, al confine con Giovinazzo, e nel brindisino, a Torre Canne.

La cosiddetta "fioritura algale" è generalmente favorita dalle alte temperature, con contemporanea presenza in acque di azoto e fosforo che vengono apportati al mare dai fiumi, più facilmente nei tratti in cui vi è ristagno di acqua, già da temperature in superficie di 22-23°.
Quando si verifica la fioritura dell'alga, le acque in superficie possono presentare (ma non sempre è così restando del tutto trasparente) colorazioni anomale e talvolta chiazze schiumose biancastre e marroni oppure opalescenza, con possibilità di formazione di un materiale di consistenza gelatinosa in sospensione.

Nella maggior parte dei casi, la fioritura dalle nostre parti avveniva ad agosto, con valori termici ancor più elevati, ma quest'anno l'Ostreopsis ha iniziato a fiorire con anticipo, visti i 30-32° in superficie della scorsa settimana.

I sintomi per chi dovesse inalarla sono i consueti: spossatezza, mal di gola e febbricola per 24-48 ore. Poi passa tutto, ma dati i tempi è bene non confondere i sintomi con altre patologie ben più serie.