L'Asl assicura sui casi di Seu, nessuna emergenza: attenzione all'igiene alimentare

La grave infezione intestinale che ha ucciso una bambina a Bari ha colpito altri due bambini ad Altamura

mercoledì 7 giugno 2017 7.26
Le autorità sanità pugliesi tranquillizzano la popolazione della provincia di Bari per i casi di sindrome Seu - sindrome emolitico-uretica, la grave infezione intestinale che domenica scorsa ha causato la morte di una bambina all'ospedale pediatrico di Bari. Altri due casi sono stati registrati ad Altamura nei giorni scorsi: la città murgiana al momento sembra essere il focolaio di questa forma di infezione batterica su cui stanno indagando anche reparti speciali dei carabinieri e l'Arpa regionale. In un primo momento l'attenzione degli inquirenti si è concentrata sull'uso non corretto di latte non pastorizzato negli alimenti (in particolare nel gelato), ma le precauzione in questo momento sono più generali.

«Abbiamo predisposto una nota di avviso a tutti i pronto soccorso della provincia di Bari, e quindi al 118 e alla centrale operativa, di elevare il livello di guardia in riferimento ai sintomi che potrebbero far pensare a casi di Seu, sebbene i dati di cui si dispone oggi non ci fanno pensare a una emergenza» ha dichiarato in un'intervista a Radionorba, il direttore generale dell'Asl di Bari, Vito Montanaro, parlando dei casi di Seu che hanno colpito due bambini di Altamura.

«Allo stato attuale – ha spiegato Montanaro - non c'è un dato che ci fa immaginare quale sia la fonte effettiva del problema del contagio, sono in corso indagini da parte del nostro dipartimento di prevenzione insieme con l'Arpa e l'Istituto zooprofilattico, tuttavia il consiglio che possiamo dare è osservare le elementari regole di igiene come quella di sciacquare bene acqua e frutta con acqua corrente del rubinetto o comunque dell'Acquedotto e bere soltanto latte pastorizzato, non latte appena munto che è una cosa che comunque non si fa».