L'icona bizantina di Maria SS. di Sovereto di nuovo a Terlizzi
Una vera e propria festa nella Festa Maggiore
domenica 6 agosto 2023
9.35
Alla vigilia della sfilata del maestoso Carro Trionfale, si è registrata una grandissima affluenza nella giornata di ieri, sabato 5 agosto: alla celebrazione della Santa Messa nel Santuario di Sovereto da parte di Don Nino Pastanella, è seguita la processione dell'effigie della Madonna Odigitria dal borgo medievale a Terlizzi, guidata dalla Confraternita Maria SS. di Sovereto e dal Comitato Feste Patronali.
Una vera e propria metamorfosi dalla campagna alla città, ravvisabile non solo nell'"abito" della Beata Vergine Maria, ma anche nel mezzo sul quale viene trasportata. Il simulacro, avvolto da un manto adatto alla dimora bucolica, è stato, infatti, accompagnato su un carro rustico trainato da buoi.
Nonostante il rischio di maltempo, i fedeli hanno partecipato in centinaia dapprima alla funzione religiosa e successivamente al pellegrinaggio. Un'atmosfera festosa e allegra, come quella che si respira il 23 aprile quando i devoti si rivolgono a Nostra Signora per omaggiarla e chiederle un'intercessione.
Il primo segmento del percorso, dunque, è consistito nel rientro dell'icona bizantina in paese: per il suo ingresso serale a Terlizzi, si è fatta tappa alla chiesetta di Santa Maria della Stella (Calvario), ove si è proceduto alla vestizione con un mantello più pregiato.
L'arrivo della Compatrona in paese è stato accolto a suon di campane, canti religiosi, spari, accensione di luminarie artistiche e lancio di palloni aerostatici, quale metafora delle preghiere che volano verso il cielo. La civica amministrazione è giunta dal Palazzo di città scortata dai complessi bandistici.
Tra applausi e commozione, la sentita fede mariana si è rinnovata ancora una volta. Adulti, giovani e piccini, vicini gli uni agli altri, si sono lasciati trasportare dal clima di gioia e di appartenenza.
La seconda tranche del cammino è poi ripresa da viale Roma sino alla Concattedrale di San Michele Arcangelo: il quadro è stato adagiato al suo interno, pronto per essere ammirato per il Solenne Pontificale della domenica mattina.
Una festa nella Festa Maggiore, dunque. Il vescovo Mons. Domenico Cornacchia ha officiato un momento di raccolta collettiva come da consuetudine, con parole suggestive e di fratellanza. Una tradizione attorno alla quale si stringe l'intero popolo terlizzese, dai fedeli al clero, alle autorità civili e militari, alle confraternite, alla squadra dei timonieri e alle associazioni di volontariato.
La ricca gallery fotografica a cura di Cosma Cacciapaglia, Francesco Pittò e Paolo Alberto Malerba testimonia al meglio la devozione terlizzese del 5 agosto.
Una vera e propria metamorfosi dalla campagna alla città, ravvisabile non solo nell'"abito" della Beata Vergine Maria, ma anche nel mezzo sul quale viene trasportata. Il simulacro, avvolto da un manto adatto alla dimora bucolica, è stato, infatti, accompagnato su un carro rustico trainato da buoi.
Nonostante il rischio di maltempo, i fedeli hanno partecipato in centinaia dapprima alla funzione religiosa e successivamente al pellegrinaggio. Un'atmosfera festosa e allegra, come quella che si respira il 23 aprile quando i devoti si rivolgono a Nostra Signora per omaggiarla e chiederle un'intercessione.
Il primo segmento del percorso, dunque, è consistito nel rientro dell'icona bizantina in paese: per il suo ingresso serale a Terlizzi, si è fatta tappa alla chiesetta di Santa Maria della Stella (Calvario), ove si è proceduto alla vestizione con un mantello più pregiato.
L'arrivo della Compatrona in paese è stato accolto a suon di campane, canti religiosi, spari, accensione di luminarie artistiche e lancio di palloni aerostatici, quale metafora delle preghiere che volano verso il cielo. La civica amministrazione è giunta dal Palazzo di città scortata dai complessi bandistici.
Tra applausi e commozione, la sentita fede mariana si è rinnovata ancora una volta. Adulti, giovani e piccini, vicini gli uni agli altri, si sono lasciati trasportare dal clima di gioia e di appartenenza.
La seconda tranche del cammino è poi ripresa da viale Roma sino alla Concattedrale di San Michele Arcangelo: il quadro è stato adagiato al suo interno, pronto per essere ammirato per il Solenne Pontificale della domenica mattina.
Una festa nella Festa Maggiore, dunque. Il vescovo Mons. Domenico Cornacchia ha officiato un momento di raccolta collettiva come da consuetudine, con parole suggestive e di fratellanza. Una tradizione attorno alla quale si stringe l'intero popolo terlizzese, dai fedeli al clero, alle autorità civili e militari, alle confraternite, alla squadra dei timonieri e alle associazioni di volontariato.
La ricca gallery fotografica a cura di Cosma Cacciapaglia, Francesco Pittò e Paolo Alberto Malerba testimonia al meglio la devozione terlizzese del 5 agosto.