L'incubo della sosta vietata... non per gli automobilisti, ma per i proprietari dei locali

Chi paga regolarmente la tassa per accede ad un locale di proprietà non è adeguatamente tutelato

giovedì 8 ottobre 2015 14.44
A cura di Rossella Paduanelli
Spesso si registrano le lamentele degli automobilisti che non riescono a trovare parcheggio neanche per commissioni di pochi minuti, sorvolando sulle molteplici problematiche che incontrano, invece, i proprietari di locali, rimesse di autoveicoli o abitazioni a livello strada a veder riconosciuto il diritto di accedere agevolmente alla propria abitazione o servirsi dei mezzi riposti nei priori locali.
Per ciascun passo carrabile regolare (che riporti l'intestazione del comune di Terlizzi e il numero identificativo), il proprietario del locale paga annualmente una tassa all'ente locale per poter godere, in qualsiasi ora, di un passaggio libero.
Spesso però, accade che, avvertita la polizia municipale, gli agenti non possano far altro che comminare l'ammenda all'automobilista indisciplinato senza attivare il servizio di rimozione forzata, pur previsto in questi casi dal codice della strada.
A questo proposito, qualche giorno fa, il capogruppo del partito democratico in consiglio comunale, Michelangelo De Chirico, ha inoltrato una interrogazione scritta per avere delucidazioni circa l'esistenza o meno di una convenzione tra comune e una azienda privata specializzata nella rimozione forzata e quali siano i termini di tale convenzione.
Garantire i residenti che pagano regolarmente la tosap, poi, sarebbe il minimo. In realtà, della stessa tutela seppur sprovvisti di divieto di sosta certificato dal comune, dovrebbero godere, a norma dell'articolo 157 del codice della strada, tutti i proprietari di locali che affacciano su strade strette senza marciapiede. La norma, infatti, prevede che, in assenza di marciapiede, le vetture possono sostare lasciando libro un passaggio pedonale di almeno un metro. Pertanto, qualora la larghezza della strada non lo permetta, la sosta è vietata ex lege.