"La bellezza ritorna": il primo romanzo di Francesco Vino

Presentazione del libro sabato 25 marzo in pinacoteca

giovedì 23 marzo 2023
A cura di Vincenza Urbano
Francesco Vino presenterà sabato prossimo, 25 marzo, alle ore 19, il suo terzo libro "La bellezza ritorna" all'interno della pinacoteca "Michele de Napoli": a dialogare con lui sarà Piero Ricci, giornalista de "la Repubblica" e Presidente dell'Ordine dei giornalisti della Puglia.

Si tratta del primo romanzo per l'autore: ispirato da fatti realmente accaduti, narra della storia di uomini che per ragioni diverse cercano di far terminare la guerra in Italia e di salvare il suo patrimonio artistico e culturale. Le opere dei maggiori musei, tra cui i capolavori di Michelangelo, Donatello, Tiziano, Caravaggio e Botticelli si trovano al centro di trattative, intrighi politici e operazioni militari, in un viaggio rocambolesco per tutta la Penisola. L'importanza delle loro azioni si misura nei disastri evitati, nelle vite salvate, nelle opere ritrovate, nella bellezza che ritorna.

«Da docente quello che mi spinge a scrivere è un forte bisogno di raccontare una storia che ritengo importante. La scorsa pubblicazione era destinata ai ragazzi ed era tesa a far conoscere un Leopardi diverso da quello degli stereotipi scolastico, questo romanzo è destinato ad un'ampia fascia di lettori e racconta dei rischi corsi dal nostro patrimonio artistico-culturale e di quanto sia tremenda la guerra», racconta a TerlizziViva il concittadino Vino che attualmente insegna nella scuola secondaria di I grado e coltiva tra i suoi interessi la storia contemporanea e la letteratura.

Annovera nella sua produzione letteraria il saggio "Una storia offuscata: il doppio stato nell'Italia della prima repubblica" (Roma, 2011) e il volume "Leopardi.. quando beltà splendea" (Progedit, 2019). «La pubblicazione de "La bellezza ritorna" nasce dalla collocazione ad un progetto scolastico realizzato anni fa che poi ha suscitato il mio interesse tanto da appassionarmi e consultare prevalentemente fonti letterarie e qualche fonte archivistici».