La Corrente analizza i dati sulla differenziata e paventa il rischio "retrocessione"
Un comunicato per andare oltre il premio di Comune Riciclone per il 2018
venerdì 20 dicembre 2019
Terlizzi è per Legambiente Puglia Comune Riciclone per la raccolta differenziata del 2018, ma questo può non bastare se si analizzano nel dettaglio i dati.
A dirlo (e a scriverlo) è il movimento di opposizione de La Corrente, che ha pubblicato su Facebook alcuni numeri che appaiono come un campanello d'allarme serio in fatto di rifiuti.
«Con il 71,6% di raccolta differenziata nel 2018 - scrivono -, scivoliamo dal 13esimo al 34esimo posto e i primi dati relativi all'anno in corso, (maggio 2019) raccontano di una percentuale di differenziata pari al 69,5%. Insomma, a Terlizzi si differenzia ma, nel giro di quasi due anni, abbiamo perso per strada 6 punti percentuali. Partenza a razzo...di questo passo retrocediamo», ironizzano amari.
«Ciascuno di noi in media nel 2017 non differenziava 100 kg annui di rifiuti, nel 2018 112 kg, nel 2019 124 kg. Cosa sta succedendo - chiedono da La Corrente -?
Sta succedendo - è la spiegazione - che i trend vanno letti ed analizzati e se analizzi il combinato disposto di inadeguatezza degli impianti, incapacità di sperimentare soluzioni innovative e virtuose, impunità di chi abbandona rifiuti selvaggiamente, mancata applicazione di una delle leve dell'entusiasmo che è l'applicazione della tariffazione puntuale, commisurata al comportamento virtuoso dei cittadini, per esempio chi pratica il compostaggio domestico, e non alla dimensione delle case (ricordiamo bene che la Tari è aumentata dell'11% lo scorso anno) trovi una parte delle spiegazioni.
L'altra parte - insistono - è data dal fatto che non si sta facendo abbastanza e noi non ci stancheremo di dirlo e di farci promotori di proposte. La mozione #TerlizzziPlasticFree è ancora lettera morta, manca una efficace campagna di coinvolgimento della cittadinanza attiva nel trovare soluzioni, la battaglia all'abbandono selvaggio dei rifiuti la facciamo con le pistole ad acqua, il territorio va presidiato in modo efficace e a Terlizzi per fortuna c'è chi lo fa anche se l'Amministrazione non lo vede».
La metafora calcistica arriva certamente ad un cospicuo numeri di cittadini e rende bene il pensiero di chi da diversi anni si batte sulle tematiche ambientali a Terlizzi: «Oggi ci sarebbe piaciuto festeggiare come l'Italia di Bearzot nei mondiali dell'82, invece ci ritroviamo a combattere per le qualificazioni - spiegano ancora da La Corrente -. Oggi si discute al Comune la predisposizione di un Regolamento Comunale per la Raccolta dei Rifiuti Urbani: invitiamo l'Amministrazione a valorizzare il contributo, gli spunti e le proposte di miglioramento, che ci risultano essere state inviate da tempo, da quelli che le cose le fanno...dei giocatori in campo.
Terlizzi e i Terlizzesi sensibili - è la conclusione ottimista di chi non si arrende - vogliono differenziare e differenziarsi, sono la stragrande maggioranza e a loro dobbiamo ispirarci per essere primi nel 2021».
A dirlo (e a scriverlo) è il movimento di opposizione de La Corrente, che ha pubblicato su Facebook alcuni numeri che appaiono come un campanello d'allarme serio in fatto di rifiuti.
«Con il 71,6% di raccolta differenziata nel 2018 - scrivono -, scivoliamo dal 13esimo al 34esimo posto e i primi dati relativi all'anno in corso, (maggio 2019) raccontano di una percentuale di differenziata pari al 69,5%. Insomma, a Terlizzi si differenzia ma, nel giro di quasi due anni, abbiamo perso per strada 6 punti percentuali. Partenza a razzo...di questo passo retrocediamo», ironizzano amari.
«Ciascuno di noi in media nel 2017 non differenziava 100 kg annui di rifiuti, nel 2018 112 kg, nel 2019 124 kg. Cosa sta succedendo - chiedono da La Corrente -?
Sta succedendo - è la spiegazione - che i trend vanno letti ed analizzati e se analizzi il combinato disposto di inadeguatezza degli impianti, incapacità di sperimentare soluzioni innovative e virtuose, impunità di chi abbandona rifiuti selvaggiamente, mancata applicazione di una delle leve dell'entusiasmo che è l'applicazione della tariffazione puntuale, commisurata al comportamento virtuoso dei cittadini, per esempio chi pratica il compostaggio domestico, e non alla dimensione delle case (ricordiamo bene che la Tari è aumentata dell'11% lo scorso anno) trovi una parte delle spiegazioni.
L'altra parte - insistono - è data dal fatto che non si sta facendo abbastanza e noi non ci stancheremo di dirlo e di farci promotori di proposte. La mozione #TerlizzziPlasticFree è ancora lettera morta, manca una efficace campagna di coinvolgimento della cittadinanza attiva nel trovare soluzioni, la battaglia all'abbandono selvaggio dei rifiuti la facciamo con le pistole ad acqua, il territorio va presidiato in modo efficace e a Terlizzi per fortuna c'è chi lo fa anche se l'Amministrazione non lo vede».
La metafora calcistica arriva certamente ad un cospicuo numeri di cittadini e rende bene il pensiero di chi da diversi anni si batte sulle tematiche ambientali a Terlizzi: «Oggi ci sarebbe piaciuto festeggiare come l'Italia di Bearzot nei mondiali dell'82, invece ci ritroviamo a combattere per le qualificazioni - spiegano ancora da La Corrente -. Oggi si discute al Comune la predisposizione di un Regolamento Comunale per la Raccolta dei Rifiuti Urbani: invitiamo l'Amministrazione a valorizzare il contributo, gli spunti e le proposte di miglioramento, che ci risultano essere state inviate da tempo, da quelli che le cose le fanno...dei giocatori in campo.
Terlizzi e i Terlizzesi sensibili - è la conclusione ottimista di chi non si arrende - vogliono differenziare e differenziarsi, sono la stragrande maggioranza e a loro dobbiamo ispirarci per essere primi nel 2021».