La "ferita" di Minutillo: «Noi al soldo di nessuno»
Tensione in consiglio comunale dopo l'esclusione di Forza italia dalla giunta
martedì 1 agosto 2017
7.34
Inizia con una ferita politica il cammino del centrodestra che a Terlizzi è maggioranza ed esprime il sindaco Ninni Gemmato. La questione dell'esclusione di Forza Italia dalla giunta locale è stata affrontata ieri sera in consiglio comunale a carte scoperte, con un durissimo intervento da parte di Gaetano Minutillo, consigliere comunale e segretario degli azzurri. Minutillo ha ripercorso gli accordi pre-elettorali sottoscritti prima del voto dai dirigenti di Forza Italia e Fratelli d'Italia, accordi che prevedevano la nomina di due assessori (di cui uno anche vicesindaco) a favore del partito di Berlusconi, a prescindere dal risultato elettorale.
«Subito dopo -ha rivelato Minutillo- si è fatto finta che quell'accordo non fosse mai stato sottoscritto. Abbiamo fatto un passo indietro per trovare una quadra, e allora abbiamo indicato come assessore il primo dei non eletti e poi dopo abbiamo indicato il segretario stesso del partito ma ci è stato detto di no. Dire di no a uno di noi, significa dire no a tutti noi» ha aggiunto l'esponente di Fi che poi ha aggiunto: «Ci è stato detto che l'unico modo per far parte della squadra di governo era indicare un assessore donna, a dimostrazione di una certa sottocultura nei confronti delle donne, ma a tutto c'è un limite: le scelte politiche di Forza Italia non sono al soldo di nessuno».
Dal canto suo Ninni Gemmato ha sottolineato come il suo ruolo di sindaco non può essere confuso con quello di esponente di un partito: «Il sindaco quando fa il sindaco è un'altra cosa rispetto a Fratelli d'Italia» ha spiegato Gemmato, facendo un distinguo tra le scelte dettate dagli equilibri politici e le scelte invece legate al bene per la città: «Come uomo delle istituzioni devo avere rispetto per quel cittadino che ogni mattina si sveglia per portare il pane a casa e che non ha tempo per guardare agli equilibri politici. Nel mio ruolo di sindaco -ha continuato Gemmato- devo avvicinarmi il più possibile ai problemi di quel cittadino e di una comunità che devo guidare e a cui voglio bene, pur cercando di contemperare le posizioni di ciascun partito. Mi sono dato una missione diversa che in questo momento non è quella di uomo di partito, ma di primo cittadino: quindi devo guardare alle situazioni con una visione più complessiva, non certo con la visione parziale di un singolo partito. Chiedere a Forza Italia di indicare un assessore donna non è sintomo di sottocultura, non mi riconosco in questa interpretazione: al contrario significa voler esaltare e valorizzare quelle che sono le risorse migliori di un partito».
Cosa succederà adesso? Margini per un chiarimento politico ci sono ovviamente tutti. Da una parte Minutillo promette una sorta di sostegno esterno al governo Gemmato, come si suol dire in questi casi, solo sui provvedimenti utili per la città, dall'altra parte il sindaco Gemmato è convinto e lo dice che arriveranno tempi per un chiarimento. Intanto Minutillo ha votato per eleggere presidente del consiglio comunale Mario Ruggiero e Annalisa Mancazzo come vice presidente, seguendo solo il criterio dei consiglieri più suffragati.
«Subito dopo -ha rivelato Minutillo- si è fatto finta che quell'accordo non fosse mai stato sottoscritto. Abbiamo fatto un passo indietro per trovare una quadra, e allora abbiamo indicato come assessore il primo dei non eletti e poi dopo abbiamo indicato il segretario stesso del partito ma ci è stato detto di no. Dire di no a uno di noi, significa dire no a tutti noi» ha aggiunto l'esponente di Fi che poi ha aggiunto: «Ci è stato detto che l'unico modo per far parte della squadra di governo era indicare un assessore donna, a dimostrazione di una certa sottocultura nei confronti delle donne, ma a tutto c'è un limite: le scelte politiche di Forza Italia non sono al soldo di nessuno».
Dal canto suo Ninni Gemmato ha sottolineato come il suo ruolo di sindaco non può essere confuso con quello di esponente di un partito: «Il sindaco quando fa il sindaco è un'altra cosa rispetto a Fratelli d'Italia» ha spiegato Gemmato, facendo un distinguo tra le scelte dettate dagli equilibri politici e le scelte invece legate al bene per la città: «Come uomo delle istituzioni devo avere rispetto per quel cittadino che ogni mattina si sveglia per portare il pane a casa e che non ha tempo per guardare agli equilibri politici. Nel mio ruolo di sindaco -ha continuato Gemmato- devo avvicinarmi il più possibile ai problemi di quel cittadino e di una comunità che devo guidare e a cui voglio bene, pur cercando di contemperare le posizioni di ciascun partito. Mi sono dato una missione diversa che in questo momento non è quella di uomo di partito, ma di primo cittadino: quindi devo guardare alle situazioni con una visione più complessiva, non certo con la visione parziale di un singolo partito. Chiedere a Forza Italia di indicare un assessore donna non è sintomo di sottocultura, non mi riconosco in questa interpretazione: al contrario significa voler esaltare e valorizzare quelle che sono le risorse migliori di un partito».
Cosa succederà adesso? Margini per un chiarimento politico ci sono ovviamente tutti. Da una parte Minutillo promette una sorta di sostegno esterno al governo Gemmato, come si suol dire in questi casi, solo sui provvedimenti utili per la città, dall'altra parte il sindaco Gemmato è convinto e lo dice che arriveranno tempi per un chiarimento. Intanto Minutillo ha votato per eleggere presidente del consiglio comunale Mario Ruggiero e Annalisa Mancazzo come vice presidente, seguendo solo il criterio dei consiglieri più suffragati.