Largo la Ginestra tra i bidoni della spazzatura, altra gaffe dell'Asipu

Si allunga l'elenco dei problemi legati alla raccolta differenziata

domenica 3 aprile 2016 23.55
A cura di Carmela Rubini
Bidoni per la raccolta dei rifiuti sparsi qua e là per la città, come se fossero elementi di arredo urbano. Terlizzi ha detto addio ai tradizionali cassonetti della spazzatura per ritrovarsi ad ogni angolo del centro bidoni carrellati per la raccolta differenziata. E' l'ennesima gaffe dell'Asipu, l'azienda che gestisce la raccolta rifiuti a Terlizzi, che ne combina praticamente una al giorno.

Dopo gli avvisi pubblici con le date dimenticate; dopo le code lunghissime per la distribuzione di mastelli (per di più diversi da quelli previsti nel piano industriale, come fatto notare in consiglio comunale); dopo la raccolta iniziata a singhiozzo nei singoli quartieri diversamente da quanto annunciato all'inizio e senza un'adeguata informazione; ora la città si ritrova alle prese con un altro quadro tutt'altro che gratificante.

Insomma, si allunga l'elenco dei problemi legati alla raccolta differenziata: alcune attività commerciali in città incontrano difficoltà con l'utilizzo dei bidoni carrellati di cui sono state rifornite, specialmente per ciò che concerne la loro collocazione. Contenitori del vetro, dell'umido, della carta, della plastica e dell'indifferenziata che saltano subito all'occhio poichè di dimensioni più grandi rispetto agli ordinari mastelli domestici. In particolare, a fare la sua pessima figura c'è Largo La Ginestra.

Luogo di ritrovo per bambini e adulti, dato il largo piazzale e la vicinanza della fontana; la posizione centrale favorisce la crescita di attività commerciali: appartengono proprio alle pizzerie e rosticcerie della zona quei bidoni allineati che cercano di nascondersi invano dietro la statua dei martiri Don Pietro Pappagallo e Gioacchino Gesmundo.

A fine serata, qualche ragazzo ci sale sopra a cavalcioni per gioco. Per non parlare del fatto che molti commercianti preferiscono togliere spazio, anche in pieno centro, alle zone riservate a parcheggio per fare largo ai propri contenitori, piuttosto che lasciarli sul marciapiedi adiacente al proprio negozio. C'è chi poi il marciapiedi non ce l'ha: questo non gli permette di lasciare accanto alla sua proprietà l'ingombrante bidone carrellato. In casi come questi persino i supermercati di più grandi dimensioni lasciano alla sera i mastelli domestici fuori la propria serranda ormai abbassata.

Fermo restando che la sgradevolezza alla vista sia tollerabile e che trovare un parcheggio più avanti sia probabile, il problema principale su cui dover riflettere è l'igiene: può mai una fontana stare a due passi da bidoni dell'umido come accade in Largo La Ginestra? Con l'arrivo dell'estate e delle feste di paese che attirano da fuori molti visitatori cosa accadrà: si arrostirà forse la carne a pochi centimetri dai bidoni carrellati?
FB IMG
FB IMG
FB IMG