La mafia barese aveva messo gli occhi sui fiori di Terlizzi

È uno dei particolari che emerge dalle intercettazioni dei Carabinieri del Ros

lunedì 18 giugno 2018 19.25
I clan baresi Capriati e Mercante-Diomede puntavano al mercato dei fiori di Terlizzi. È uno dei particolari che emerge dalle 500 pagine di ordinanza d'arresto notificata oggi a 102 affiliati alle due organizzazioni criminali (altri due indagati sono ancora ricercati).

Dalle indagini dei Carabinieri del Ros emergono, infatti, «​progettualità di reinvestimento dei proventi illeciti nel settore economico locale della floricoltura, itticoltura e della commercializzazione di prodotti alimentari, mediante la costituzione di società. Sui fiori a Terlizzi c'è un business incredibile - dicono i sodali nelle intercettazioni -. Bisogna imporre l'acquisto dei fiori a tutti i fiorai, prendiamo un bel giro» .

Tra gli altri obiettivi economici dei due gruppi mafiosi c'erano anche il business delle slot machine e i servizi di vigilanza presso i locali notturni, soprattutto discoteche, gestiti - stando agli accertamenti della Dda soprattutto sulla base delle dichiarazioni dei pentiti - dall'imprenditore Roberto De Blasio, ex competente del direttivo dell'associazione Antiracket di Molfetta.