La Regione aumenta l'Ecotassa e aumenta anche la tassa rifiuti, il grido di allarme dei sindaci
Dura presa di posizione da parte dell'Anci
martedì 5 febbraio 2019
15.35
La Regione Puglia aumenta l'Ecotassa e i Comuni sono costretti ad aumentare la tassa rifiuti a carico dei cittadini. Il grido d'allarme arriva dall'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che si fa portavoce del malcontento dei sindaci pugliesi costretti a spiegare ai propri cittadini i perché di una Tari che quest'anno aumenterà. Una questione che riguarda da vicino anche Terlizzi dove quest'anno la Tari è destinata ad aumentare.
«Abbiamo raggiunto percentuali di raccolta differenziata che fino a qualche anno fa sembravano chimere e miraggi uguagliando e spesso superando i comuni più virtuosi del Nord Italia, che adesso guardano alla Puglia con interesse e curiosità» si legge in una nota dell'Anci Puglia «ma l'impegno di comuni e cittadini rischia di essere vanificato dal sistema di impiantistica di recupero, talmente farraginoso, da compromettere anche l'accesso ai contributi del Conai».
«Abbiamo dovuto spiegare ai cittadini - lamentano i sindaci - che è vero che la TARI aumenta, inevitabilmente, almeno all'avvio del nuovo servizio porta a porta, ma che, a fronte di ciò, otteniamo città più pulite, senza cassonetti, più decorose, più vivibili. Bene, noi abbiamo fatto "i compiti a casa"; con coraggio e determinazione, senza lasciarci intimorire dalle scadenze elettorali e dai detrattori politici, sempre pronti a raccogliere polemiche fin troppo facili e sterili. Ma, ancora una volta, arriva il momento di predisporre i Piani economico-finanziari della TARI ed arrivano, puntuali, le cattive notizie: aumenta il costo dei conferimenti in discarica (tutte gestite da privati); aumenta, a cascata, il costo di conferimento dell'organico (anche per l'impianto che in teoria sarebbe pubblico, ma che annuncia ulteriore chiusura di sei mesi con conseguente rincaro dei costi relativi); aumenta l'ecotassa. E in queste condizioni, tenere ferma la Tari diventa un'impresa impossibile».
Da quì il grido di dolore dei sindaci pugliesi per la situazione divenuta insostenibile per comuni e cittadini. «E' ora che ciascuno si assuma le proprie responsabilità, per riuscire a chiudere definitivamente il ciclo dei rifiuti in Puglia, senza perdere altro tempo.
Chiediamo che vengano subito realizzati gli impianti pubblici di cui si parla da anni, ma senza riscontri concreti.
Siamo in attesa di risposte in merito al Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani, su cui pure avevamo proposto le nostre osservazioni, puntuali e circostanziate, provenienti dai territori; ad oggi nessun riscontro, nonostante gli impegni assunti».
«Abbiamo raggiunto percentuali di raccolta differenziata che fino a qualche anno fa sembravano chimere e miraggi uguagliando e spesso superando i comuni più virtuosi del Nord Italia, che adesso guardano alla Puglia con interesse e curiosità» si legge in una nota dell'Anci Puglia «ma l'impegno di comuni e cittadini rischia di essere vanificato dal sistema di impiantistica di recupero, talmente farraginoso, da compromettere anche l'accesso ai contributi del Conai».
«Abbiamo dovuto spiegare ai cittadini - lamentano i sindaci - che è vero che la TARI aumenta, inevitabilmente, almeno all'avvio del nuovo servizio porta a porta, ma che, a fronte di ciò, otteniamo città più pulite, senza cassonetti, più decorose, più vivibili. Bene, noi abbiamo fatto "i compiti a casa"; con coraggio e determinazione, senza lasciarci intimorire dalle scadenze elettorali e dai detrattori politici, sempre pronti a raccogliere polemiche fin troppo facili e sterili. Ma, ancora una volta, arriva il momento di predisporre i Piani economico-finanziari della TARI ed arrivano, puntuali, le cattive notizie: aumenta il costo dei conferimenti in discarica (tutte gestite da privati); aumenta, a cascata, il costo di conferimento dell'organico (anche per l'impianto che in teoria sarebbe pubblico, ma che annuncia ulteriore chiusura di sei mesi con conseguente rincaro dei costi relativi); aumenta l'ecotassa. E in queste condizioni, tenere ferma la Tari diventa un'impresa impossibile».
Da quì il grido di dolore dei sindaci pugliesi per la situazione divenuta insostenibile per comuni e cittadini. «E' ora che ciascuno si assuma le proprie responsabilità, per riuscire a chiudere definitivamente il ciclo dei rifiuti in Puglia, senza perdere altro tempo.
Chiediamo che vengano subito realizzati gli impianti pubblici di cui si parla da anni, ma senza riscontri concreti.
Siamo in attesa di risposte in merito al Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani, su cui pure avevamo proposto le nostre osservazioni, puntuali e circostanziate, provenienti dai territori; ad oggi nessun riscontro, nonostante gli impegni assunti».