La storia di Michele, senza lavoro, senza soldi e senza un tetto

È rientrato da Bologna da qualche giorno. Noi vi raccontiamo la sua vicenda, sperando che le istituzioni trovino una soluzione per lui

domenica 7 giugno 2020 08.00
A cura di Cosma Cacciapaglia
Oggi vi raccontiamo la storia di Michele, quarantacinquenne terlizzese partito lo scorso anno per Bologna in cerca di lavoro. Un lavoro che non è riuscito a trovare, nonostante mille tentativi, fino a quando sono terminate le risorse economiche e si è trovato senza soldi e senza un tetto sotto cui poter dormire. Una storia tragicamente comune ad altri meridionali partiti dal Mezzogiorno in cerca di un futuro migliore.

Con l'arrivo del freddo invernale, a Bologna, il nostro concittadino è rientrato nel "Piano Freddo" istituito dal Comune felsineo per i senzatetto, grazie al quale è stato ospitato in una Comunità.
Michele è rimasto in comunità per tutta la durata della prima fase dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus, fino alla libera circolazione tra regioni del 3 giugno. Ed è stato allora che è stato invitato a lasciare la struttura in cui era ospitato.

Quando ha saputo che doveva lasciare la "Casa di Willy", perché terminato il Piano comunale con l'emergenza per il Covid-19, il quarantacinquenne è salito sul tetto della struttura di via Pallavicini nel capoluogo emiliano ed ha minacciato di buttarsi di sotto. L'allarme è stato lanciato dagli operatori della comunità che hanno allertato i Carabinieri e per farlo ragionare e scendere è stato necessario l'intervento del negoziatore dell'Arma, il quale ha ricondotto a più miti consigli l'uomo, affidato poi ai sanitari del Servizio 118.

Dopo le prime cure, a Michele è stato fornito un biglietto ferroviario di sola andata per Terlizzi, sua città nativa, dove è arrivato da qualche giorno.

Adesso Michele cerca aiuto dalle Istituzioni, che informate dell'accaduto, si sono prontamente attivate e lunedì mattina avrà un colloquio con i funzionari dei Servizi Sociali per cercare una soluzione temporanea.

Già, una soluzione che gli permetta di essere un po' più tranquillo per qualche mese almeno, sperando che possa trovare lavoro e permettersi un tetto tutto suo sulla testa. Terlizzi deve tornare ad essere casa sua.