"La terra dei miei sogni", ecco il sacerdote don Tonino Bello

La raccolta di Renato Brucoli propone gli scritti di don Tonino Bello antecedenti l’episcopato

mercoledì 11 febbraio 2015 7.07
A cura di Nicoló Marino Ceci
Si intitola "La terra dei miei sogni. Bagliori di luce dagli scritti ugentini" (Edizioni Insieme), l'ultimo lavoro letterario di Renato Brucoli. «Il libro contiene preziosi inediti di don Tonino Bello, fra cui i diari giovanili, splendide omelie nuziali ed esequiali» ha spiegato lo stesso autore ospite del giornalista Enzo Quarto nella rubrica letteraria nel TgPuglia di Rai Tre. «Ho curato la raccolta insieme al vescovo mons. Vito Angiuli, con la supervisione storica di mons. Salvatore Palese. Ci siamo appassionati, per circa un anno, nel reperire, ordinare, e annotare gli scritti, sorprendendoci sistematicamente della loro freschezza: un'autentica miniera di spiritualità e di umanità a stretto confronto con la parola di Dio meditata e vissuta.»

Il giornalista Enzo Quarto, da sempre attento alla figura di don Tonino Bello, appena conosciuta l'opera, ha voluto darne divulgazione nella rubrica "Break in libreria" nell'ambito per il TG Puglia del sabato. «Quarto mi ha confidato di essere rimasto edificato dagli scritti, consoni alla testimonianza di santità dell'amato vescovo di Molfetta e di Pax Christi.»

La raccolta propone gli scritti di don Tonino Bello antecedenti l'episcopato, e ogni altro testo partorito nella terra d'origine, il Salento de finibus terrae: finestra aperta a vasti orizzonti umani, storici, geografici e di senso religioso. Si completa, così, l'Opera omnia del Servo di Dio, finora mancante degli scritti composti fra il 1954 e il 1982. Pagine che illuminano le radici spirituali dell'alessanese avviato alla santità e richiamano i principali contenuti della sua vita di fede, l'indole e lo spessore umano; contengono le persuasioni del seminarista in formazione e le sue prime esortazioni educative; illustrano la proposta valoriale che infiamma la gioventù tricasina; enucleano i temi generatori che sostengono l'impegno sacerdotale ugentino e delineano il profilo culturale e pastorale che caratterizzerà il "vescovo conciliare".

Diari, omelie, relazioni, articoli, cronache, schemi di lavoro: materiali preziosi, finora occasionalmente partecipati, da cui attingere finalmente a piene mani, ordinati in rigorosa cronologia e agevolmente consultabili.

Brucoli ha così concluso: «gli scritti confermano l'idea che nella vita di don Tonino Bello non c'è un prima e un poi, ma una sostanziale continuità di prospettive e di ideali nel vivere il Vangelo sine glossa, amando tutti sine modo. Servizio, poveri e povertà, comunione ecclesiale, pace e giustizia animano il sogno ardimentoso e inesausto del viandante salentino che ricerca il "volto dell'altro" testimoniando il Risorto, per specchiarsi nel volto di Dio. È il "sogno diurno" che don Tonino Bello, alessanese planetario, continua ad annunciare e a testimoniare mentre la Chiesa discerne sulla sua santità.»