Largo lago dentro sarà una «teca» a cielo aperto

Si è svolto ieri mattina il sopralluogo da parte dei tecnici della Soprintendenza

martedì 18 ottobre 2016 14.34
Il progetto originario di Largo Lago dentro andrà rivisto. È questa una prima conclusione cui si è giunti stamane dopo il sopralluogo effettuato dagli esperti della Soprintendenza regionale alla presenza del sindaco Ninni Gemmato, del dirigente dell'ufficio tecnico comunale Francesco Gianferrini, e dell'archeologa Mariateresa Foscolo. Presenti anche l'assessore Franco Tesoro e il presidente della commissione consiliare Urbanistica Giuseppe Ranieri.

I ritrovamenti scoperti nel corso delle ultime settimane non rendono possibile mantenere il progetto iniziale che, come ricorda lo stesso Gemmato, «prevedeva il rifacimento della pavimentazione lapidea, previo recupero delle basole esistenti, e l'integrazione del sistema di raccolta delle acque meteoriche». Per quanto riguarda invece i ritrovamenti archeologici (i resti di ossa animali, il crocefisso pettorale, i cocci di vasi) i tecnici della Soprintendenza hanno acquisito tutte le informazioni e la documentazione necessarie per poter arrivare a una relazione tecnica definitiva.

Nel frattempo, però, il Comune sta pensando a un nuovo progetto di recupero capace di riqualificare la piazza e allo stesso tempo valorizzare la pavimentazione settecentesca che copre le antiche cisterne idriche sotterranee. L'idea allo studio dei tecnici è quella di una grande vetrata che copra una parte della superficie di Largo lago dentro in modo da lasciare sempre a vista la pavimentazione e allo stesso tempo evitare che le precipitazioni creino delle grandi pozzanghere di acqua stagnante. La vetrata potrebbe essere circondata da un percorso lungo tutto il perimetro della piazzetta e attraversata da una "passerella" centrale in modo da assicurare il passaggio da parte dei pedoni.

Il cammino laterale, così come la corsia centrale, verrebbero realizzati con con le stesse basole antiche rimosse all'inizio dei lavori. Si sta pensando, inoltre, a un sistema di illuminazione artistica, con punti luce disposti a terra, in modo che anche di sera la pavimentazione diventi una sorta di teca museale a cielo aperto. Ovviamente si tratta solo di un'ipotesi progettuale tutta ancora da verificare, quel che è certo è che il cuore del centro storico di Terlizzi acquisterà un volto totalmente differente da quello a cui i terlizzesi erano abituati finora. Ranieri ha annunciato per giovedì prossimo la convocazione della commissione per discutere del futuro della piazza.