Lavoro nero nella raccolta olearia, due imprese sospese e tre persone denunciate

La vasta operazione dei Carabinieri si è svolta fra Terlizzi, Bitonto e Grumo Appula: individuati 14 cittadini stranieri impiegati in maniera irregolare

venerdì 22 novembre 2024 8.59
A cura di Nicola Miccione
Due imprese individuali sospese e tre imprenditori denunciati. È il bilancio dei servizi straordinari di controllo del territorio congiunti nell'area del nord barese, volti a contrastare il fenomeno dei furti in campagna e a verificare il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e regolarità contrattuale.

I Carabinieri delle Compagnie di Molfetta, Modugno e del Nucleo Ispettorato Lavoro di Bari, insieme al personale dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bari, il 18 e 19 novembre, hanno condotto controlli mirati a contrastare, nell'ambito della campagna olearia, pure il fenomeno del lavoro sommerso rilevando numerose irregolarità in diverse aziende individuali. L'operazione, che s'è protratta per 48 ore, ha riguardato quattro imprese individuali fra Terlizzi, Bitonto e Grumo Appula.

Di queste 4 aziende solo una, a Bitonto, è risultata essere in regola; le altre tre, a Terlizzi, Bitonto e Grumo Appula, hanno evidenziato irregolarità, a seguito delle quali sono state eseguite due sospensioni cautelari amministrative dell'attività imprenditoriale. Durante l'attività ispettiva, sono stati identificati, tra i lavoratori, 14 extracomunitari sorpresi ad operare nei vari fondi agricoli coltivati ad uliveto, in regola con il permesso di soggiorno sul territorio italiano ma "impiegati in nero".

Le operazioni hanno portato al deferimento dei titolari delle 3 imprese per l'omessa sorveglianza sanitaria, valutazione dei rischi aziendali e redazione del relativo documento, nonché alle contestazioni per l'omessa nomina del medico e per la mancata consegna dei dispositivi di protezione individuali per oltre 77.200 euro.