Le città invisibili ospitano Nicola Vacca
Venerdì 23 gennaio presentazione del libro Sguardi dal novecento
martedì 20 gennaio 2015
11.02
Venerdì 23 gennaio alle 19, la libreria le città Invisibili ospiterà Nicola Vacca ed indirettamente tutti i protagonisti del suo ultimo libro Sguardi dal novecento edizioni Galaad.
"Vacca crede nella letteratura e lo fa visceralmente, da sempre, e per questa ragione la diffonde e la divulga con quella passione e con quel radicalismo che sono cifre distintive del suo impegno, e del suo ingegno, e che sono pure gli strumenti, umani in primis, della sua lotta contro l'abbrutimento e il piattume imperanti. – si legge nella prefazione di Simone Gambacorta - Inquadra i suoi autori come degli irregolari, dei battitori liberi che non hanno accettato di scendere a patti e tanto meno di stipulare compromessi con la propria epoca e con la scena culturale che li ha accolti. – continua – Secondo l'autore ognuno di essi non si è concesso sconti e scorciatoie e ha proposto l'onestà di una visione, di un sentire la parola, come punto essenziale e non negoziabile della propria presenza."
Un viaggio tra gli autori del '900 utile a far emergere i limiti della cultura contemporanea che a suo dire manca di "spiriti liberi e colti; di una nuova élite che abbia il coraggio di imporre l'intelligenza sul dilagante encefalogramma piatto che straripa in ogni dove."
"Vacca crede nella letteratura e lo fa visceralmente, da sempre, e per questa ragione la diffonde e la divulga con quella passione e con quel radicalismo che sono cifre distintive del suo impegno, e del suo ingegno, e che sono pure gli strumenti, umani in primis, della sua lotta contro l'abbrutimento e il piattume imperanti. – si legge nella prefazione di Simone Gambacorta - Inquadra i suoi autori come degli irregolari, dei battitori liberi che non hanno accettato di scendere a patti e tanto meno di stipulare compromessi con la propria epoca e con la scena culturale che li ha accolti. – continua – Secondo l'autore ognuno di essi non si è concesso sconti e scorciatoie e ha proposto l'onestà di una visione, di un sentire la parola, come punto essenziale e non negoziabile della propria presenza."
Un viaggio tra gli autori del '900 utile a far emergere i limiti della cultura contemporanea che a suo dire manca di "spiriti liberi e colti; di una nuova élite che abbia il coraggio di imporre l'intelligenza sul dilagante encefalogramma piatto che straripa in ogni dove."