Le opposizioni chiedono un Consiglio comunale monotematico sulla centrale a biomasse
La richiesta protocollata il 4 gennaio scorso
giovedì 9 gennaio 2020
Una richiesta chiara di un Consiglio comunale monotematico sul possibile (ormai probabile) arrivo a Terlizzi di una centrale per la produzione di biogas della Sorgenia.
Arriva chiaro dalle opposizioni cittadine il messaggio all'Amministrazione comunale guidata da Ninni Gemmato, alla vigilia dell'incontro a porte aperte previsto per lunedì 13 gennaio proprio a Palazzo di Città.
Dalle opposizioni, i Consiglieri Giuseppe Volpe, Nicolò Morrone, Michele Grassi, Vito D'Amato, Michelangelo De Chirico, Giampaolo Sigrisi e Gaetano Minutillo è giunta l'ufficialità della richiesta con tanto di atto protocollato il 4 gennaio scorso.
«Due anni fa - spiegano gli esponenti delle varie forze politiche -, grazie alla nostra richiesta, il 6 novembre 2017, si tenne un Consiglio comunale monotematico sul progetto della discarica di materiali ferrosi della Fer.live Srl, a pochi chilometri da Sovereto, con interventi di comitati ed associazioni ambientaliste e alla presenza di tante/i cittadine/i. Grazie alle proposte condivise proprio in quell'occasione pubblica, si concordarono una serie di azioni che ci hanno permesso, almeno per il momento, di far bloccare quel progetto».
Poi il passaggio alla stretta attualità, quella che è inevitabilmente balzata in cima all'agenda politica cittadina, sebbene la cittadinanza non sembra preoccuparsene troppo, almeno stando ai nostri riscontri meramente empirici come giornale di informazione locale.
«Qualche giorno fa - chiariscono in una nota le opposizioni- siamo venuti a conoscenza di un progetto di costruzione di un impianto di digestione anaerobica per la produzione di gas naturale liquefatto di origine biologica, presentato da Sorgenia Biopower Srl, in agro terlizzese, a pochi chilometri dal centro abitato e ad appena 600 metri dalla Via Traiana.
Scopriamo che da ottobre - continuano i Consiglieri di opposizione svelando alcuni retroscena - ci sono stati incontri tra il primo cittadino e Sorgenia (anche alla presenza di soggetti senza alcun ruolo istituzionale) ma in Consiglio e nella seconda Commissione di questo progetto non se n'è mai parlato! Così anche questa volta ci troviamo "costretti" a richiedere un confronto in consiglio comunale, cosa che dovrebbe essere normale in un paese civile e democratico. Tutti i Consiglieri comunali dovrebbero essere messi nelle condizioni di conoscere progetti di tale portata, invece in questo paese sovranista e al di fuori di ogni regola, come al solito solo alcuni Consiglieri di maggioranza hanno un accesso "privilegiato" alle carte e agli incontri a porte chiuse », è la durissima presa di posizione .
Ma l'azione politica delle opposizioni non può ridursi al semplice guanto di sfida lanciato agli amministratori, ma deve divenire occasione per illustrare alla cittadinanza che non sa o che non è stata messa al corrente, ciò che potrebbe accadere a breve: «Come sempre - concludono i Consiglieri - metteremo a disposizione della città tutte le informazioni in nostro possesso e promuoveremo occasioni di confronto e dibattito, perché è giusto che se ne discuta a partire dall'assise comunale che rappresenta la massima espressione democratica e il luogo deputato al confronto e alle scelte di tutta la Comunità».
Arriva chiaro dalle opposizioni cittadine il messaggio all'Amministrazione comunale guidata da Ninni Gemmato, alla vigilia dell'incontro a porte aperte previsto per lunedì 13 gennaio proprio a Palazzo di Città.
Dalle opposizioni, i Consiglieri Giuseppe Volpe, Nicolò Morrone, Michele Grassi, Vito D'Amato, Michelangelo De Chirico, Giampaolo Sigrisi e Gaetano Minutillo è giunta l'ufficialità della richiesta con tanto di atto protocollato il 4 gennaio scorso.
«Due anni fa - spiegano gli esponenti delle varie forze politiche -, grazie alla nostra richiesta, il 6 novembre 2017, si tenne un Consiglio comunale monotematico sul progetto della discarica di materiali ferrosi della Fer.live Srl, a pochi chilometri da Sovereto, con interventi di comitati ed associazioni ambientaliste e alla presenza di tante/i cittadine/i. Grazie alle proposte condivise proprio in quell'occasione pubblica, si concordarono una serie di azioni che ci hanno permesso, almeno per il momento, di far bloccare quel progetto».
Poi il passaggio alla stretta attualità, quella che è inevitabilmente balzata in cima all'agenda politica cittadina, sebbene la cittadinanza non sembra preoccuparsene troppo, almeno stando ai nostri riscontri meramente empirici come giornale di informazione locale.
«Qualche giorno fa - chiariscono in una nota le opposizioni- siamo venuti a conoscenza di un progetto di costruzione di un impianto di digestione anaerobica per la produzione di gas naturale liquefatto di origine biologica, presentato da Sorgenia Biopower Srl, in agro terlizzese, a pochi chilometri dal centro abitato e ad appena 600 metri dalla Via Traiana.
Scopriamo che da ottobre - continuano i Consiglieri di opposizione svelando alcuni retroscena - ci sono stati incontri tra il primo cittadino e Sorgenia (anche alla presenza di soggetti senza alcun ruolo istituzionale) ma in Consiglio e nella seconda Commissione di questo progetto non se n'è mai parlato! Così anche questa volta ci troviamo "costretti" a richiedere un confronto in consiglio comunale, cosa che dovrebbe essere normale in un paese civile e democratico. Tutti i Consiglieri comunali dovrebbero essere messi nelle condizioni di conoscere progetti di tale portata, invece in questo paese sovranista e al di fuori di ogni regola, come al solito solo alcuni Consiglieri di maggioranza hanno un accesso "privilegiato" alle carte e agli incontri a porte chiuse », è la durissima presa di posizione .
Ma l'azione politica delle opposizioni non può ridursi al semplice guanto di sfida lanciato agli amministratori, ma deve divenire occasione per illustrare alla cittadinanza che non sa o che non è stata messa al corrente, ciò che potrebbe accadere a breve: «Come sempre - concludono i Consiglieri - metteremo a disposizione della città tutte le informazioni in nostro possesso e promuoveremo occasioni di confronto e dibattito, perché è giusto che se ne discuta a partire dall'assise comunale che rappresenta la massima espressione democratica e il luogo deputato al confronto e alle scelte di tutta la Comunità».