Legambiente fa il punto sulla situazione rifiuti a Terlizzi
Guastamacchia: «Tariffazione puntuale chiave per incrementare la percentuale di differenziata»
lunedì 12 agosto 2019
Le attività illecite di smaltimento incontrollato di rifiuti, anche pericolosi, sul territorio cittadino e di incendio doloso di rifiuti, non accennano a diminuire, anzi sembra aumentino giorno dopo giorno, nonostante la legge punisca severamente tali attività: per la combustione illecita di rifiuti ad esempio, il reato è punito con la reclusione fino a 6 anni oltre l'obbligo di ripristino dello stato dei luoghi, del risarcimento del danno ambientale e del pagamento delle spese per la bonifica. Ma ciò sembra non dissuadere abbastanza.
Anche attraverso la giovane app di Legambiente "Gaia Observer" iniziano a pervenire dai cittadini segnalazioni di rifiuti speciali e pericolosi abbandonati nell'agro terlizzese, come ad esempio rifiuti contenenti amianto tra Via Sovereto e Via vecchia Sovereto all'altezza di Villa De Paù e in strada vicinale Cappella di Mezzo a poche decine di metri dall'incrocio con la S.P. Terlizzi - Giovinazzo, e macerie edili di varia natura tra Via Diaz e Via Chicoli (le segnalazioni sono visibili a tutti sul sito www.gaiaobserver.it).
Nella nostra città sembra prevalga un senso di impunità per chi quasi sistematicamente deturpa e inquina il territorio avvelenando i cittadini.
È evidente che nel controllo del territorio e inevitabilmente anche nel servizio di igiene urbana c'è ancora qualcosa che non va come dovrebbe. I cestini portarifiuti traboccanti di bustoni inseriti forzatamente da cittadini "sporcaccioni" ne sono l'emblema.
Terlizzi lo scorso anno è stato premiato Comune Riciclone da Legambiente per aver superato nel 2017 la percentuale del 65% di raccolta differenziata, attestandosi precisamente al 74,2%, ma con circa 100 kg annui pro capite di rifiuti indifferenziati prodotti. Davvero tanti!
Anche quest'anno verosimilmente Terlizzi verrà premiato Comune Riciclone 2019 ma con una percentuale di raccolta differenziata relativa al 2018 di solo il 71,6%, in netto calo rispetto all'anno precedente, e con ben 112 kg annui di indifferenziato procapite, con risultati, dunque, in netto peggioramento, segno che qualcosa non funziona.
E se il trend dei primi mesi di quest'anno dovesse essere confermato nei prossimi mesi, per l'anno in corso si avrà una percentuale di r.d. ancora inferiore (attualmente è del 69,45%) e una quantità di indifferenziato che toccherà in maniera preoccupante i 116 kg annui procapite!
«È necessaria una inversione di tendenza e di certo il sistema di pagamento della TARI basato sui soli metri quadrati non aiuta a disincentivare la produzione del secco residuo e dei rifiuti in generale - propone Michelangelo Guastamacchia, presidente del Circolo Legambiente di Terlizzi "Amici di Vito e Clara" -. Il Comune di Bitetto ad esempio, tra i primi in Puglia, ha introdotto tale sistema, la "Tarip", dopo adeguata sperimentazione con il supporto del gestore del servizio di igiene urbana, e anche il Comune di Cisternino si appresta a farlo. Perché dunque non valutare di attuare un simile sistema di tariffazione anche a Terlizzi? Ora che l'amministrazione ha investito circa un milione di euro nella videosorveglianza urbana di prossima installazione, che ha tra le finalità quella di tutelare il territorio, si potrebbe fare davvero un bel balzo in avanti sia nei risultati della differenziata, quanto nella pulizia del territorio! », conclude Guastamacchia.
Anche attraverso la giovane app di Legambiente "Gaia Observer" iniziano a pervenire dai cittadini segnalazioni di rifiuti speciali e pericolosi abbandonati nell'agro terlizzese, come ad esempio rifiuti contenenti amianto tra Via Sovereto e Via vecchia Sovereto all'altezza di Villa De Paù e in strada vicinale Cappella di Mezzo a poche decine di metri dall'incrocio con la S.P. Terlizzi - Giovinazzo, e macerie edili di varia natura tra Via Diaz e Via Chicoli (le segnalazioni sono visibili a tutti sul sito www.gaiaobserver.it).
Nella nostra città sembra prevalga un senso di impunità per chi quasi sistematicamente deturpa e inquina il territorio avvelenando i cittadini.
È evidente che nel controllo del territorio e inevitabilmente anche nel servizio di igiene urbana c'è ancora qualcosa che non va come dovrebbe. I cestini portarifiuti traboccanti di bustoni inseriti forzatamente da cittadini "sporcaccioni" ne sono l'emblema.
Terlizzi lo scorso anno è stato premiato Comune Riciclone da Legambiente per aver superato nel 2017 la percentuale del 65% di raccolta differenziata, attestandosi precisamente al 74,2%, ma con circa 100 kg annui pro capite di rifiuti indifferenziati prodotti. Davvero tanti!
Anche quest'anno verosimilmente Terlizzi verrà premiato Comune Riciclone 2019 ma con una percentuale di raccolta differenziata relativa al 2018 di solo il 71,6%, in netto calo rispetto all'anno precedente, e con ben 112 kg annui di indifferenziato procapite, con risultati, dunque, in netto peggioramento, segno che qualcosa non funziona.
E se il trend dei primi mesi di quest'anno dovesse essere confermato nei prossimi mesi, per l'anno in corso si avrà una percentuale di r.d. ancora inferiore (attualmente è del 69,45%) e una quantità di indifferenziato che toccherà in maniera preoccupante i 116 kg annui procapite!
«È necessaria una inversione di tendenza e di certo il sistema di pagamento della TARI basato sui soli metri quadrati non aiuta a disincentivare la produzione del secco residuo e dei rifiuti in generale -