Maggioranza e opposizione, pace fatta? Intanto fuori dall'aula è protesta.
Una parte dell'opposizione torna in consiglio comunale e la seduta si aggiorna a martedì 3 marzo
sabato 28 febbraio 2015
9.59
Consiglio comunale breve quanto importate quello di ieri sera. Parte dell'opposizione, infatti, dopo alcune settimane di autosospensione è tornata in aula.
Ancora assenti invece i consiglieri Vincenzo Di Tria e Gaetano Malerba, impegnati in una delle protesta contro il regolamento di accesso agli atti in approvazione proprio ieri. I vari movimenti e partiti politici di centro sinistra, dunque, si sono distinti seppur contestando lo stesso atto: da un lato gli attivisti di Uniti a Sinistra (capeggiati dai consiglieri assenti) e dall'altro quelli di libertà e partecipazione e del movimento civico città civile.
«Abbiamo manifestato il nostro dissenso nei confronti di un'amministrazione cieca, sorda e arrogante, che vuole imporre un regolamento che consideriamo anticostituzionale e antidemocratico. Questa amministrazione da una parte parla di partecipazione e organizza incontri farsa con la città, dall'altra impone provvedimenti restrittivi» le parole del portavoce Lep, Giuseppe Volpe.
A Ribadire la spaccatura tra le opposizioni Vito D'Amato, coordinatore di Città Civile: «La volontà di far approvare un regolamento per privare le opposizioni del potere di controllo è l'estremo atto di irresponsabilità. La città democratica ha però risposto con partecipazione e passione. Siamo fieri di camminare a fianco di questi telizzesi. La lotta ha fatto però anche emergere alcune ambiguità presenti nell'opposizione, tra ruoli e tra interessi opposti. Ma Città Civile non si farà condizionare."
Tra li scranni della sala consigliare, ad inizio seduta, la capogruppo di Terlizzi di fa in Quattro, Marisa Chiapparino ha subito chiesto il rinvio della discussione circa il regolamento oggetto di contestazioni e le modifiche allo statuto comunale per poter essere valutati preliminarmente in commissione affari istituzionali o in una nuova istituita ad hoc. A seguire, i tre consiglieri del partito democratico hanno dimostrato la volontà di ricomporre un clima sereno e costruttivo "dimenticando" quanto successo nelle scorse settimane. «Siamo qui per ristabilire le regole del gioco per il bene della città» ha dichiarato il consigliere Aldo Sigrisi. Di qui la mozione del capogruppo Ncd, Pasquale Adamo per il rinvio dei primi tre punti, accolta all'unanimità.
A suggello di quella che sembra essere una pace ritrovata, la discussione degli altri punti all'ordine del giorno è stata aggiornata a martedì 3 marzo alle ore 19.30.
Al primo cittadino, Ninni Gemmato, la chiusura dei brevi lavori consiliari: «E' mia intenzione stabilire un nuovo cammino istituzionale. Terlizzi ha bisogno di normalità politica. – ma avverte - Se c'è qualcuno che crede che il caos possa creare rendita elettorale dobbiamo dimostrargli che si sta sbagliando perché questo fa male alla città. C'è bisogno di assunzione di responsabilità. Io prendo le mie, e chiedo agli altri di assumersi le proprie in relazione al ruolo che ricoprono"
Circa le contestazioni, ha poi precisato: "non si tratta di un regolamento liberticida. Non è una negazione del diritto ma esattamente il contrario. Se oggi diciamo che il consigliere ha diritto a ricevere l'atto entro un certo termine e diamo tracciabilità a quell'atto rendiamo ancora più effettivo l'esercizio del diritto. – ed ha concluso - Fermo restando che il diritto di accesso è un diritto sacrosanto, quelli che oggi sono imbavagliati, dov'erano quando il mio predecessore adottava, in giunta, un regolamento di accesso agli atti?!"
La protesta di Libertà e partecipazione e movimento civico città civile
I consiglieri Vincenzo Di Tria e Gaetano Malerba con gli attivisti di Uniti a sinistra
Ancora assenti invece i consiglieri Vincenzo Di Tria e Gaetano Malerba, impegnati in una delle protesta contro il regolamento di accesso agli atti in approvazione proprio ieri. I vari movimenti e partiti politici di centro sinistra, dunque, si sono distinti seppur contestando lo stesso atto: da un lato gli attivisti di Uniti a Sinistra (capeggiati dai consiglieri assenti) e dall'altro quelli di libertà e partecipazione e del movimento civico città civile.
«Abbiamo manifestato il nostro dissenso nei confronti di un'amministrazione cieca, sorda e arrogante, che vuole imporre un regolamento che consideriamo anticostituzionale e antidemocratico. Questa amministrazione da una parte parla di partecipazione e organizza incontri farsa con la città, dall'altra impone provvedimenti restrittivi» le parole del portavoce Lep, Giuseppe Volpe.
A Ribadire la spaccatura tra le opposizioni Vito D'Amato, coordinatore di Città Civile: «La volontà di far approvare un regolamento per privare le opposizioni del potere di controllo è l'estremo atto di irresponsabilità. La città democratica ha però risposto con partecipazione e passione. Siamo fieri di camminare a fianco di questi telizzesi. La lotta ha fatto però anche emergere alcune ambiguità presenti nell'opposizione, tra ruoli e tra interessi opposti. Ma Città Civile non si farà condizionare."
Tra li scranni della sala consigliare, ad inizio seduta, la capogruppo di Terlizzi di fa in Quattro, Marisa Chiapparino ha subito chiesto il rinvio della discussione circa il regolamento oggetto di contestazioni e le modifiche allo statuto comunale per poter essere valutati preliminarmente in commissione affari istituzionali o in una nuova istituita ad hoc. A seguire, i tre consiglieri del partito democratico hanno dimostrato la volontà di ricomporre un clima sereno e costruttivo "dimenticando" quanto successo nelle scorse settimane. «Siamo qui per ristabilire le regole del gioco per il bene della città» ha dichiarato il consigliere Aldo Sigrisi. Di qui la mozione del capogruppo Ncd, Pasquale Adamo per il rinvio dei primi tre punti, accolta all'unanimità.
A suggello di quella che sembra essere una pace ritrovata, la discussione degli altri punti all'ordine del giorno è stata aggiornata a martedì 3 marzo alle ore 19.30.
Al primo cittadino, Ninni Gemmato, la chiusura dei brevi lavori consiliari: «E' mia intenzione stabilire un nuovo cammino istituzionale. Terlizzi ha bisogno di normalità politica. – ma avverte - Se c'è qualcuno che crede che il caos possa creare rendita elettorale dobbiamo dimostrargli che si sta sbagliando perché questo fa male alla città. C'è bisogno di assunzione di responsabilità. Io prendo le mie, e chiedo agli altri di assumersi le proprie in relazione al ruolo che ricoprono"
Circa le contestazioni, ha poi precisato: "non si tratta di un regolamento liberticida. Non è una negazione del diritto ma esattamente il contrario. Se oggi diciamo che il consigliere ha diritto a ricevere l'atto entro un certo termine e diamo tracciabilità a quell'atto rendiamo ancora più effettivo l'esercizio del diritto. – ed ha concluso - Fermo restando che il diritto di accesso è un diritto sacrosanto, quelli che oggi sono imbavagliati, dov'erano quando il mio predecessore adottava, in giunta, un regolamento di accesso agli atti?!"
La protesta di Libertà e partecipazione e movimento civico città civile
I consiglieri Vincenzo Di Tria e Gaetano Malerba con gli attivisti di Uniti a sinistra