Si espande la malavita barese: gli Strisciuglio puntano anche su Terlizzi
Ecco la mappa dei clan baresi nelle città di provincia
sabato 23 gennaio 2016
7.01
La malavita barese non rinuncia ad allungare i tentacoli verso le città della provincia nel tentativo di di trovare nuovi mercati per droga ed estorsioni. Nell'ambito degli arresti che nei giorni scorsi hanno portato all'arresto di decine di presunti affiliati alla malavita barese, la mappa dei clan affiliati ricostruita dagli investigatori conferma questa tendenza ad allargare i confini da parte dei clan mafiosi.
Nella mappa ricostruita dagli investigatori, tra le novità ci sono le città della Murgia (Acquaviva, Sannicandro, Cassano delle Murge, Santeramo, Gravina e Altamura) e poi il sud-est barese (Mola, Conversano, Putignano). Secondo quanto riportato ieri da "La Gazzetta del Mezzogiorno" i tre principali clan dei Di Cosola, dei Parisi e degli Strisciuglio, stanno uscendo fuori dall'area metropolitana alla ricerca di di nuovi affiliati: la strategia è arruolare i cosiddetti «capoccia», criminali a capo di piccole bande, oppure gente che ha già un suo giro consolidato di affari. Gli Strisciuglio starebbero per esempio espandendo la propria influenza su tutto il territorio che comprende anche Terlizzi. Una zona estesa a nord del capoluogo nella quale rientrerebbero anche Molfetta, Bitonto, Palo, Giovinazzo, Noicattaro, Triggiano, Rutigliano. I Parisi e i Palermiti hanno puntato invece gli occhi su Modugno, Valenzano, Adelfia, Capurso, Cellammare, Mola di Bari, Casamassima, Acquaviva, Gioia, Cassano delle Murge.
Un segnale di allarme peraltro già più volte segnalato nei rapporti dell'antimafia nazionale e che induce una volta di più le istituzioni, gli investigatori e le forze dell'ordine a rafforzare il presidio del territorio.
Ad onor del vero, dopo gli gli arresti eccellenti di un anno fa da parte dei carabinieri di Terlizzi e Molfetta in seguito alla sparatoria tra bande rivali che costò il ferimento ad una gamba di una giovane donna estranea a tali vicende, Terlizzi è ritornata nella sua quotidianità senza altri scossoni clamorosi. Al netto di sporadici fenomeni di vandalismo, sono anche rare le notizie che attengono alla criminalità organizzata: questo ovviamente non significa che i clan non possano lavorare anche nell'ombra, per questo alla luce di questi segnali che arrivano da Bari non bisognerà mai abbassare la guardia.
Nella mappa ricostruita dagli investigatori, tra le novità ci sono le città della Murgia (Acquaviva, Sannicandro, Cassano delle Murge, Santeramo, Gravina e Altamura) e poi il sud-est barese (Mola, Conversano, Putignano). Secondo quanto riportato ieri da "La Gazzetta del Mezzogiorno" i tre principali clan dei Di Cosola, dei Parisi e degli Strisciuglio, stanno uscendo fuori dall'area metropolitana alla ricerca di di nuovi affiliati: la strategia è arruolare i cosiddetti «capoccia», criminali a capo di piccole bande, oppure gente che ha già un suo giro consolidato di affari. Gli Strisciuglio starebbero per esempio espandendo la propria influenza su tutto il territorio che comprende anche Terlizzi. Una zona estesa a nord del capoluogo nella quale rientrerebbero anche Molfetta, Bitonto, Palo, Giovinazzo, Noicattaro, Triggiano, Rutigliano. I Parisi e i Palermiti hanno puntato invece gli occhi su Modugno, Valenzano, Adelfia, Capurso, Cellammare, Mola di Bari, Casamassima, Acquaviva, Gioia, Cassano delle Murge.
Un segnale di allarme peraltro già più volte segnalato nei rapporti dell'antimafia nazionale e che induce una volta di più le istituzioni, gli investigatori e le forze dell'ordine a rafforzare il presidio del territorio.
Ad onor del vero, dopo gli gli arresti eccellenti di un anno fa da parte dei carabinieri di Terlizzi e Molfetta in seguito alla sparatoria tra bande rivali che costò il ferimento ad una gamba di una giovane donna estranea a tali vicende, Terlizzi è ritornata nella sua quotidianità senza altri scossoni clamorosi. Al netto di sporadici fenomeni di vandalismo, sono anche rare le notizie che attengono alla criminalità organizzata: questo ovviamente non significa che i clan non possano lavorare anche nell'ombra, per questo alla luce di questi segnali che arrivano da Bari non bisognerà mai abbassare la guardia.