Marco Carlucci, neoreferente del Fridays For Future

In cantiere eventi e iniziative di piazza a tutela dell'ambiente

mercoledì 29 gennaio 2020 2.09
A cura di Vincenza Urbano
Sono piuttosto determinati gli attivisti della sezione terlizzese del "Fridays For Future" (FFF) in materia di monitoraggio ambientale, rispetto agli ultimi episodi di inquinamento che hanno afflitto il nostro territorio. Lo racconta a TerlizziViva il neoreferente Marco Carlucci, geologo che si occupa principalmente di siti contaminati.

In questi mesi, a partire dalla manifestazione del 27 settembre dello scorso anno, si è registrata un'evoluzione in termini di partecipazione, intensificandosi la rete dei soggetti aderenti, non solo liberi cittadini volenterosi ma anche realtà già presenti nel panorama del paese, di cui alcune associazionistiche e altre partitiche.

Tra queste, infatti, si annoverano Puliamo Terlizzi, il gruppo Che Aria Tira, il circolo Arci La Garra, quello locale di Legambiente "Amici di Vito e Clara", il collettivo R8, le Guardie Ambientali, Città Civile, La corrente e i Giovani Democratici di Terlizzi.

FFF promuove politiche di incentivazione volte allo sviluppo sostenibile in nome della salute pubblica, dal superamento dell'utilizzo di carbonio fossile a una più adeguata gestione del sistema di smaltimento rifiuti. Le periferie e l'agro terlizzese sono purtroppo soggetti a degrado e abbandono sin da diverso tempo ormai.

«Il problema dei roghi tossici e dell'abbandono illecito di rifiuti è evidente e noto a tutti da anni», commenta Carlucci, «Negarlo o ridurlo a episodi contenuti e sporadici non è certo un atteggiamento volto alla comprensione e risoluzione del problema».

Tra i compiti del movimento rientra quello di sensibilizzare l'opinione dell'intera comunità, attraverso degli incontri autoconvocati, per avviare dei tavoli di confronto su come stimolare maggiormente l'intervento dell'amministrazione comunale su questioni di un certo impatto sociale.

«Finora l'amministrazione sui temi ambientali ha fatto rare e contingenti operazioni di facciata o propaganda, come ad esempio l'adesione al Plastic Free o la dichiarazione di emergenza climatica attraverso la piantumazione di un alberello» è la critica mossa da Carlucci all'operato del sindaco Ninni Gemmato.

Preoccupazione ed esasperazione sono i sentimenti che accomunano i sostenitori del FFF. «Siamo stanchi di chiudere le finestre perché spesso l'aria puzza. Siamo stanchi di vedere le campagne piene di spazzatura lasciata ovunque», è lo sfogo del neoreferente, «Siamo molto preoccupati per l'incidenza di alcune patologie che potrebbero essere legate all'esposizione a sostanze cancerogene come diossine, metalli pesanti, polveri sottili e solventi aromatici».

Sfiancati ma non per questo rassegnati. Tant'è che già si sta valutando di organizzare eventi e iniziative di piazza che possano smuovere ulteriormente le coscienze.