"Marmotta esplosiva": salta il bancomat della Banca Popolare di Bari
L'assalto in corso Dante, i malviventi sono arrivati sul posto alle ore 02.20. Acquisite le videocamere di sorveglianza
sabato 7 aprile 2018
12.20
Assalto al bancomat della Banca Popolare di Bari. Teatro della vicenda, corso Dante. E la "missione" nel frangente è andata a termine, per i malviventi, che sono riusciti a impossessarsi di un bottino cospicuo (potrebbe ammontare ad 80mila euro), anche se la somma precisa ancora non si conosce.
La tecnica impiegata, quella solita, della "marmotta esplosiva", un micidiale ordigno artigianale, spesso fabbricato usando un tubo con un terminale sul quale viene collocata la polvere pirica. L'oggetto viene infilato nella fessura del bancomat, provocando una deflagrazione. Ed è quanto accaduto nel corso della notte appena trascorsa intorno alle ore 02.20, quando s'è udito un forte boato.
Lo sportello automatico s'è squarciato e i banditi sono riusciti a estrarre il forziere, utilizzando poi un potente aspiratore industriale, rinvenuto poco distante, per "succhiare" i soldi, destinati ai clienti del fine settimana. I ladri, infine, sono poi montati a bordo di un'autovettura (al momento non è stato possibile individuare il percorso effettuato durante la fuga e l'auto utilizzata, ndr), facendo perdere le proprie tracce.
Un lavoro rapido, un'azione fulminea, dunque, che gli ha poi garantito anche una fuga senza intoppi a bordo di un'auto, sicuramente di grossa cilindrata. A fargli gola di certo è stato il bottino, che però è ancora in fase di quantificazione. Sul posto, per i rilievi del caso, sono giunti i Carabinieri della Tenenza di Terlizzi. Il danno complessivo, riferito non soltanto al denaro, ma anche alla struttura, è naturalmente coperto da polizza assicurativa.
I militari dell'Arma dei Carabinieri, nella circostanza diretti dal capitano Vito Ingrosso, dopo aver ascoltato la direttrice della filiale per quantificare il numeroso denaro sottratto, hanno recuperato i filmati del sistema di videosorveglianza interni ed esterni. Non solo. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche i video dei numerosi impianti di sicurezza della zona, per cercare di risalire al maggior numero di elementi.
In quei fotogrammi potrebbe esserci del materiale utile che ora è al vaglio degli investigatori terlizzesi. La cosiddetta "tecnica della marmotta", quella con la quale si provoca l'esplosione dello sportello, è stata utilizzata di frequente anche in altri colpi simili. Non è escluso, vista la particolare "competenza" richiesta in simili furti, che ad agire siano stati gli stessi responsabili del tentativo, fortunatamente andato in fumo, a Palo del Colle.
Il 3 aprile scorso, infatti, un gruppo di malviventi, "specializzati" in assalti al bancomat, ha preso di mira la filiale del Credito Cooperativo degli Ulivi, lungo corso Garibaldi, tentando di asportare il cassetto ed utilizzando, anche in quel caso, la cosiddetta "tecnica della marmotta".
La tecnica impiegata, quella solita, della "marmotta esplosiva", un micidiale ordigno artigianale, spesso fabbricato usando un tubo con un terminale sul quale viene collocata la polvere pirica. L'oggetto viene infilato nella fessura del bancomat, provocando una deflagrazione. Ed è quanto accaduto nel corso della notte appena trascorsa intorno alle ore 02.20, quando s'è udito un forte boato.
Lo sportello automatico s'è squarciato e i banditi sono riusciti a estrarre il forziere, utilizzando poi un potente aspiratore industriale, rinvenuto poco distante, per "succhiare" i soldi, destinati ai clienti del fine settimana. I ladri, infine, sono poi montati a bordo di un'autovettura (al momento non è stato possibile individuare il percorso effettuato durante la fuga e l'auto utilizzata, ndr), facendo perdere le proprie tracce.
Un lavoro rapido, un'azione fulminea, dunque, che gli ha poi garantito anche una fuga senza intoppi a bordo di un'auto, sicuramente di grossa cilindrata. A fargli gola di certo è stato il bottino, che però è ancora in fase di quantificazione. Sul posto, per i rilievi del caso, sono giunti i Carabinieri della Tenenza di Terlizzi. Il danno complessivo, riferito non soltanto al denaro, ma anche alla struttura, è naturalmente coperto da polizza assicurativa.
I militari dell'Arma dei Carabinieri, nella circostanza diretti dal capitano Vito Ingrosso, dopo aver ascoltato la direttrice della filiale per quantificare il numeroso denaro sottratto, hanno recuperato i filmati del sistema di videosorveglianza interni ed esterni. Non solo. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche i video dei numerosi impianti di sicurezza della zona, per cercare di risalire al maggior numero di elementi.
In quei fotogrammi potrebbe esserci del materiale utile che ora è al vaglio degli investigatori terlizzesi. La cosiddetta "tecnica della marmotta", quella con la quale si provoca l'esplosione dello sportello, è stata utilizzata di frequente anche in altri colpi simili. Non è escluso, vista la particolare "competenza" richiesta in simili furti, che ad agire siano stati gli stessi responsabili del tentativo, fortunatamente andato in fumo, a Palo del Colle.
Il 3 aprile scorso, infatti, un gruppo di malviventi, "specializzati" in assalti al bancomat, ha preso di mira la filiale del Credito Cooperativo degli Ulivi, lungo corso Garibaldi, tentando di asportare il cassetto ed utilizzando, anche in quel caso, la cosiddetta "tecnica della marmotta".