Marozzi in crisi: licenziamento per 85 dipendenti

Stop ai collegamenti su gomma dalla Puglia a Roma, Siena, Firenze e Pisa

venerdì 17 novembre 2017 7.56
A cura di Cosimo de Gioia
La Marozzi, la compagnia privata di autobus che collega la Puglia con diverse città del nord Italia e che ha un capolinea anche a Terlizzi, ha comunicato ai sindacati l'avvio delle procedure di licenziamento collettivo per 85 dei suoi 92 dipendenti, conseguentemente alla cessazione dei collegamenti su gomma dalla Puglia a Roma, Siena, Firenze e Pisa.

La crisi sta mettendo in allarme anche il mondo della politica regionale. Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia, ha avanzato agli assessori regionali ai Trasporti e al Lavoro un'interrogazione nella quale si chiede ogni misura per «salvaguardare un settore economico che solo nel 2016 ha sviluppato in Italia un volume d'affari pari a 200 milioni euro e scongiurare la cancellazione delle autolinee di collegamento della Puglia con le principali città del centro nord, sollecitando anche il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ad aprire un tavolo di crisi».
Il fenomeno Flixbus contribuisce a rendere più difficili le cose. Dal 2014 operano sul mercato italiano gestori che, pur non disponendo di mezzi propri, possono ottenere le licenze per il trasporto passeggeri su gomma con costi di gestione di gran lunga inferiori rispetto a quello medio nazionale italiano. Tali costi, secondo l'Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori (ANAV), non sarebbero sufficienti a coprire le spese derivanti dall'applicazione dei contratti nazionali e dall'osservanza delle varie norme a tutela della sicurezza e dei viaggiatori. Circostanza confermata anche dai sindacati, che chiedono regole di mercato uniformi per tutti gli operatori che gestiscono linee ministeriali".

"La Puglia - conclude Damascelli - in questo momento rischia di assistere all'eclissi di una azienda storica come la Marozzi: la Giunta regionale deve intervenire e chiedere sia un tavolo per scongiurare il licenziamento dei dipendenti e l'aggravarsi della crisi aziendale, sia un tavolo istituzionale permanente che si occupi di tutte le criticità del settore del trasporto pubblico interregionale".