Martin Bodhal dichiarato morto da una corte austriaca, ma la sua famiglia ora guarda a Terlizzi
Un giornale austriaco rilancia la notizia della possibile presenza di Martin a Terlizzi
sabato 10 ottobre 2015
12.41
Dopo essere rimbalzata nella nota trasmissione "Chi l'ha Visto?" di Rai3, la storia del senzatetto che vive su una panchina nel centro di Terlizzi ha varcato i confini nazionali accendendo un barlume di speranza per le sorti di quell'uomo con la barba che si sospetta possa essere Martin Bodhal. È infatti il giornale austriaco "Kurier" a dedicargli un ampio articolo facendo anche importanti rivelazioni sul mistero della sua scomparsa. "Ho sempre saputo che era vivo, lo sentivo dentro il mio cuore", racconta la sorella di Martin dopo aver scoperto che suo fratello potrebbe trovarsi in una cittadina del sud Italia.
Insomma, le notizie che arrivano da Terlizzi hanno riacceso le speranze tra i Bodhal, ricca e rispettabile famiglia di Vienna, impegnata nel settore immobiliare e nel campo medico. E' lo stesso "Kurier" a rivelare alcune contraddittorie versioni dei fatti riguardanti la notte del 7 agosto 1998 quando Martin Bodhal, allora ventitreenne, scomparve improvvisamente. Il giornale ricostruisce gli avvenimenti di 17 anni fa: l'ipotesi che il giovane fosse annegato nel lago cadendo dal motoscafo noleggiato insieme agli amici dopo una festa; la Porche 911 del giovane ritrovata senza alcuna traccia; l'hotel Leopold dove aveva dormito l'ultima volta e la circostanza che non vi fosse alcun segnale che facesse pensare a un suo allentamento volontario. I genitori assumono un detective privato, temono che il loro figlio sia stato assassinato e gettato nel lago. La gendarmeria austriaca interroga a lungo 6 suoi amici, ma questi ultimi negano che Martin fosse con loro su quella barca. Dopo due settimane di intensa e drammatica ricerca, con i vigili del fuoco che scandagliano il fondo del lago fino a 70 metri di profondità, non c'è alcun riscontro: il corpo non è stato mai rinvenuto.
Il giornale austriaco parla di Terlizzi, del misterioso senzatetto che vive su una panchina, di Giovanni Mele tra i primi a notare quella cicatrice sul naso e la somiglianza con la foto segnaletica di "Chi l'ha visto".
Intanto, a marzo di quest'anno Martin è stato dichiarato ufficialmente morto all'età di 40 anni da una corte distrettuale austriaca. Se fosse lui l'uomo che da mesi vive sulle panchine di Terlizzi, ci sarebbero importanti conseguenze sul piano legale. La polizia austriaca della Carinzia, tuttavia, dichiara che non rimuoverà il profilo di Martin Bohdal dal suo database. Il mistero continua.
http://m.kurier.at/chronik/wien/nach-17-jahren-lebenszeichen-eines-totgeglaubten-wieners/157.166.303
Insomma, le notizie che arrivano da Terlizzi hanno riacceso le speranze tra i Bodhal, ricca e rispettabile famiglia di Vienna, impegnata nel settore immobiliare e nel campo medico. E' lo stesso "Kurier" a rivelare alcune contraddittorie versioni dei fatti riguardanti la notte del 7 agosto 1998 quando Martin Bodhal, allora ventitreenne, scomparve improvvisamente. Il giornale ricostruisce gli avvenimenti di 17 anni fa: l'ipotesi che il giovane fosse annegato nel lago cadendo dal motoscafo noleggiato insieme agli amici dopo una festa; la Porche 911 del giovane ritrovata senza alcuna traccia; l'hotel Leopold dove aveva dormito l'ultima volta e la circostanza che non vi fosse alcun segnale che facesse pensare a un suo allentamento volontario. I genitori assumono un detective privato, temono che il loro figlio sia stato assassinato e gettato nel lago. La gendarmeria austriaca interroga a lungo 6 suoi amici, ma questi ultimi negano che Martin fosse con loro su quella barca. Dopo due settimane di intensa e drammatica ricerca, con i vigili del fuoco che scandagliano il fondo del lago fino a 70 metri di profondità, non c'è alcun riscontro: il corpo non è stato mai rinvenuto.
Il giornale austriaco parla di Terlizzi, del misterioso senzatetto che vive su una panchina, di Giovanni Mele tra i primi a notare quella cicatrice sul naso e la somiglianza con la foto segnaletica di "Chi l'ha visto".
Intanto, a marzo di quest'anno Martin è stato dichiarato ufficialmente morto all'età di 40 anni da una corte distrettuale austriaca. Se fosse lui l'uomo che da mesi vive sulle panchine di Terlizzi, ci sarebbero importanti conseguenze sul piano legale. La polizia austriaca della Carinzia, tuttavia, dichiara che non rimuoverà il profilo di Martin Bohdal dal suo database. Il mistero continua.
http://m.kurier.at/chronik/wien/nach-17-jahren-lebenszeichen-eines-totgeglaubten-wieners/157.166.303