Medico aggredito al Pronto Soccorso, la solidarietà del Sottosegretario Gemmato
Il fatto è accaduto lo scorso 16 marzo al "Giovanni XXIII"
domenica 19 marzo 2023
Non volendo aspettare il proprio turno, un uomo che aveva accompagnato suo figlio al Pronto Soccorso dell'Ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari ha rotto con un pugno il vetro della porta dell'ambulatorio e ha cercato di aggredire un medico che è rimasto ferito al volto da una scheggia.
L'episodio increscioso si è verificato durante le primissime ore del mattino di giovedì 16 marzo. Solo l'intervento di una guardia giurata ha evitato che l'operatore sanitario e l'aggressore entrassero in contatto.
Ha riportato un profondo taglio sulla fronte Fabrizio Colella, medico pediatra cinquantenne e da poche settimane in servizio all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII, e tanta paura. «Non mi farò intimidire. Ho scelto di lavorare qui perché mi piace e continuerò a farlo, senza fare passi indietro. È però paradossale che soltanto qualche giorno fa è stata celebrata la giornata contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e si è tanto discusso di questo problema. Un'attività di sensibilizzazione che però sembra aver sortito l'effetto contrario», sono state le parole del giovane medico dopo l'aggressione.
Questa triste vicenda ripropone in tutta la sua drammaticità l'esigenza di intervenire per garantire la sicurezza degli operatori e dei cittadini che si rivolgono ai presidi del servizio sanitario.
A stigmatizzare l'accaduto ed esprimere vicinanza al personale del Pronto Soccorso dell'ospedale Pediatrico del Policlinico Giovanni XXIII, è stato il terlizzese On. Marcello Gemmato, Sottosegretario alla Salute, recatosi in prima persona nel nosocomio durante la serata di venerdì 17 marzo.
«Portiamo la solidarietà del Governo italiano e lo facciamo con convinzione e al fianco dei nostri operatori sanitari: la tutela del diritto alla salute dei cittadini passa anche dalla difesa di chi ogni giorno si prende cura di loro», ha detto il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia.
L'azienda ospedaliera ha fatto sapere che denuncerà direttamente l'aggressore. Nella speranza che episodi del genere non facciano allontanare i medici dal Pronto Soccorso, un luogo in cui può essere cambiato il destino della vita dei pazienti.
L'episodio increscioso si è verificato durante le primissime ore del mattino di giovedì 16 marzo. Solo l'intervento di una guardia giurata ha evitato che l'operatore sanitario e l'aggressore entrassero in contatto.
Ha riportato un profondo taglio sulla fronte Fabrizio Colella, medico pediatra cinquantenne e da poche settimane in servizio all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII, e tanta paura. «Non mi farò intimidire. Ho scelto di lavorare qui perché mi piace e continuerò a farlo, senza fare passi indietro. È però paradossale che soltanto qualche giorno fa è stata celebrata la giornata contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e si è tanto discusso di questo problema. Un'attività di sensibilizzazione che però sembra aver sortito l'effetto contrario», sono state le parole del giovane medico dopo l'aggressione.
Questa triste vicenda ripropone in tutta la sua drammaticità l'esigenza di intervenire per garantire la sicurezza degli operatori e dei cittadini che si rivolgono ai presidi del servizio sanitario.
A stigmatizzare l'accaduto ed esprimere vicinanza al personale del Pronto Soccorso dell'ospedale Pediatrico del Policlinico Giovanni XXIII, è stato il terlizzese On. Marcello Gemmato, Sottosegretario alla Salute, recatosi in prima persona nel nosocomio durante la serata di venerdì 17 marzo.
«Portiamo la solidarietà del Governo italiano e lo facciamo con convinzione e al fianco dei nostri operatori sanitari: la tutela del diritto alla salute dei cittadini passa anche dalla difesa di chi ogni giorno si prende cura di loro», ha detto il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia.
L'azienda ospedaliera ha fatto sapere che denuncerà direttamente l'aggressore. Nella speranza che episodi del genere non facciano allontanare i medici dal Pronto Soccorso, un luogo in cui può essere cambiato il destino della vita dei pazienti.