Mensa scolastica, La Corrente durissima col Sindaco è pronta a manifestare
Dal movimento di opposizione: «Genitori presi in giro. Ritardo indecente per il settimo anno consecutivo»
martedì 5 novembre 2019
Riceviamo e pubblichiamo nota del movimento La Corrente apparso nella giornata di ieri sulle pagine Facebook, inerente al mancato avvio del servizio di mensa scolastico, che tante polemiche sta causando negli ambienti politici e molteplici disagi sta arrecando alle famiglie dei piccoli alunni.
«Cari genitori, oggi (ieri, ndr) è 4 novembre. Avete/abbiamo atteso a lungo l'avvio del servizio mensa scolastica per i vostri/nostri figli. In questo mese e mezzo dall'inizio dell'anno scolastico, nonostante i disagi e i sacrifici che avete/abbiamo dovuto affrontare, siete stati pazienti e fiduciosi nei confronti di quelle Istituzioni che avrebbero dovuto prendersi cura dei vostri bambini.
Avete/abbiamo creduto al primo cittadino che vi/ci aveva assicurato che stamattina sarebbe partita la mensa scolastica.
Ai vostri/nostri bambini hanno sono state già sottratte 77 ore di tempo scuola (10 ore settimanali, 8 di mensa più 2 di laboratorio), corrispondenti a 2 settimane intere di scuola.
Se ci si cimentasse nel calcolo di quanti giorni i piccoli terlizzesi in età da scuola dell'infanzia hanno perso durante i 7 anni di cattiva gestione Gemmato si scoprirebbe che siamo quasi 6 mesi di scuola, di condivisione, di crescita.
Ebbene, siete/siamo stati presi in giro perché oggi, 4 novembre, la mensa non partirà, così come non partirà domani, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane..
Se ci si soffermasse a leggere le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco e dal suo fido Presidente del Consiglio nell'ultimo periodo si troverebbe un tripudio di promesse non mantenute, di atteggiamenti accusatori nei confronti dei dipendenti comunali rei di aver correttamente affermato che la mensa non sarebbe partita oggi, di spiegazioni che rasentano il penoso volte a far credere a genitori esasperati e lavoratori che la colpa è delle imprese che hanno concorso alla gara bandita dal Comune.
È il settimo anno consecutivo che accade. Un ritardo indecente, ingiustificabile per un paese civile.
In tutti i paesi limitrofi la mensa è già partita, e da diverse settimane.
È arrivato il momento di dire basta!
Giovedì 7, a partire dalle 11, scenderemo in piazza con gli operatori della mensa e con i genitori che vorranno manifestare.
Ne va del nostro futuro e di quello dei nostri figli».
LA CORRENTE TERLIZZI
«Cari genitori, oggi (ieri, ndr) è 4 novembre. Avete/abbiamo atteso a lungo l'avvio del servizio mensa scolastica per i vostri/nostri figli. In questo mese e mezzo dall'inizio dell'anno scolastico, nonostante i disagi e i sacrifici che avete/abbiamo dovuto affrontare, siete stati pazienti e fiduciosi nei confronti di quelle Istituzioni che avrebbero dovuto prendersi cura dei vostri bambini.
Avete/abbiamo creduto al primo cittadino che vi/ci aveva assicurato che stamattina sarebbe partita la mensa scolastica.
Ai vostri/nostri bambini hanno sono state già sottratte 77 ore di tempo scuola (10 ore settimanali, 8 di mensa più 2 di laboratorio), corrispondenti a 2 settimane intere di scuola.
Se ci si cimentasse nel calcolo di quanti giorni i piccoli terlizzesi in età da scuola dell'infanzia hanno perso durante i 7 anni di cattiva gestione Gemmato si scoprirebbe che siamo quasi 6 mesi di scuola, di condivisione, di crescita.
Ebbene, siete/siamo stati presi in giro perché oggi, 4 novembre, la mensa non partirà, così come non partirà domani, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane..
Se ci si soffermasse a leggere le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco e dal suo fido Presidente del Consiglio nell'ultimo periodo si troverebbe un tripudio di promesse non mantenute, di atteggiamenti accusatori nei confronti dei dipendenti comunali rei di aver correttamente affermato che la mensa non sarebbe partita oggi, di spiegazioni che rasentano il penoso volte a far credere a genitori esasperati e lavoratori che la colpa è delle imprese che hanno concorso alla gara bandita dal Comune.
È il settimo anno consecutivo che accade. Un ritardo indecente, ingiustificabile per un paese civile.
In tutti i paesi limitrofi la mensa è già partita, e da diverse settimane.
È arrivato il momento di dire basta!
Giovedì 7, a partire dalle 11, scenderemo in piazza con gli operatori della mensa e con i genitori che vorranno manifestare.
Ne va del nostro futuro e di quello dei nostri figli».
LA CORRENTE TERLIZZI