Mercato dei fiori in crisi per colpa di gelate e siccità
La proposta della Cia Agricoltura: il mercato sia gestito dai produttori
martedì 7 novembre 2017
6.52
"A Terlizzi è ora che tra produttori e pubblica amministrazione si apra un serio tavolo di confronto per dare una svolta al settore floricolo e rilanciare il ruolo del mercato dei fiori". L'esortazione arriva da CIA Agricoltori Italiani della Puglia, attraverso le dichiarazioni del presidente regionale Raffaele Carrabba.
Per i produttori floricoli, il 2017 si avvia a concludersi col segno negativo, purtroppo. Oltre che dalle nevicate e gelate di gennaio, il settore è stato messo in forte difficoltà da un'estate siccitosa. Le temperature estreme del periodo invernale hanno richiesto un aumento dei consumi di energia elettrica e carburante per il riscaldamento delle serre, mentre le alte temperature del periodo estivo hanno comportato un consumo di acqua superiore rispetto agli altri anni, con un aumento dei costi di produzione per le imprese agricole. Ci si aspettava che in questo periodo dell'anno i floricoltori potessero tirare un sospiro di sollievo, ma i prezzi di vendita sono ai minimi storici.
I fiori recisi classici del periodo ai produttori sono pagati a prezzi da fame: i crisantemi vengono pagati a 0,20-0,30 Euro, ma i prezzi ai consumatori sono quintuplicati. Un disequilibrio che svantaggia sia i produttori che i consumatori.
Il mercato dei fiori di Terlizzi, che avrebbe potuto rappresentare un punto di incontro della filiera e uno snodo di valorizzazione delle produzioni locali, oltre che luogo per studiare strategie di valorizzazione di un settore produttivo che merita più attenzione da parte delle pubbliche istituzioni e degli stessi operatori, oggi è solo un luogo di compravendita di produzioni che molte volte di locale non hanno niente. "Talvolta assistiamo a momenti di attivismo improvvisato e denigratorio sulla funzione del mercato e sulla sua gestione, ma questo fa soltanto del male, soprattutto ai floricoltori. La gestione del mercato dei fiori sia affidata direttamente ai produttori", ha aggiunto Raffaele Carrabba. "I produttori sono gli unici a voler recuperare un valore aggiunto per le proprie produzioni: per fare questo, è necessario che il mercato sia efficiente, aperto alle dinamiche commerciali", ha spiegato il presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia.
"Questi a nostro avviso sono gli sforzi che dobbiamo compiere tutti insieme: gli operatori insieme alla pubblica amministrazione locale e regionale, per risollevare un settore che può attirare giovani, creare occupazione e reddito per l'economia del nostro territorio", ha concluso Carrabba.
Per i produttori floricoli, il 2017 si avvia a concludersi col segno negativo, purtroppo. Oltre che dalle nevicate e gelate di gennaio, il settore è stato messo in forte difficoltà da un'estate siccitosa. Le temperature estreme del periodo invernale hanno richiesto un aumento dei consumi di energia elettrica e carburante per il riscaldamento delle serre, mentre le alte temperature del periodo estivo hanno comportato un consumo di acqua superiore rispetto agli altri anni, con un aumento dei costi di produzione per le imprese agricole. Ci si aspettava che in questo periodo dell'anno i floricoltori potessero tirare un sospiro di sollievo, ma i prezzi di vendita sono ai minimi storici.
I fiori recisi classici del periodo ai produttori sono pagati a prezzi da fame: i crisantemi vengono pagati a 0,20-0,30 Euro, ma i prezzi ai consumatori sono quintuplicati. Un disequilibrio che svantaggia sia i produttori che i consumatori.
Il mercato dei fiori di Terlizzi, che avrebbe potuto rappresentare un punto di incontro della filiera e uno snodo di valorizzazione delle produzioni locali, oltre che luogo per studiare strategie di valorizzazione di un settore produttivo che merita più attenzione da parte delle pubbliche istituzioni e degli stessi operatori, oggi è solo un luogo di compravendita di produzioni che molte volte di locale non hanno niente. "Talvolta assistiamo a momenti di attivismo improvvisato e denigratorio sulla funzione del mercato e sulla sua gestione, ma questo fa soltanto del male, soprattutto ai floricoltori. La gestione del mercato dei fiori sia affidata direttamente ai produttori", ha aggiunto Raffaele Carrabba. "I produttori sono gli unici a voler recuperare un valore aggiunto per le proprie produzioni: per fare questo, è necessario che il mercato sia efficiente, aperto alle dinamiche commerciali", ha spiegato il presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia.
"Questi a nostro avviso sono gli sforzi che dobbiamo compiere tutti insieme: gli operatori insieme alla pubblica amministrazione locale e regionale, per risollevare un settore che può attirare giovani, creare occupazione e reddito per l'economia del nostro territorio", ha concluso Carrabba.