Michele Grassi: «La variante Borgo di Sovereto non era delle più perfette»

«Spesso e volentieri abbiamo soltanto prodotto varianti molto limitate, anche in tempi brevi e con modalità superficiali»

martedì 17 novembre 2015 8.07
Ha destato clamore e anche qualche polemica la scelta del presidente del consiglio comunale, Michele Grassi, di accogliere in una delle ultime sedute del consiglio le osservazioni alla variante "Borgo di Sovereto". Destinatario insieme a sindaco e quasi tutti i consiglieri comunali di un avviso di garanzia (presunto abuso di ufficio) per aver adottato nel 2014 quella stessa che di fatto impedisce nuove costruzioni attorno al borgo, il presidente della massima assise cittadina il 12 novembre scorso era tornato sui sui passi accogliendo questa volta le ragioni espresse dall'impresa di costruzioni che proprio su alcuni suoli attorno a Sovereto aveva chiesto dei permessi a costruire. Un voto, quello di Grassi, giudicato dalla altre forze politiche di maggioranza e opposizione in palese contraddizione rispetto alle scelte di un anno fa.
Pubblichiamo ora l'intervento integrale che Michele Grassi ha letto in aula il 12 novembre scorso (all'indomani della notifica degli avvisi di garanzia) per motivare la sua decisione:



"Debbo dichiararlo: ho un certo imbarazzo; dopo qualche anno in cui non ho mai espresso opinioni sugli argomenti trattati in Aula, se non soltanto con il voto, come è giusto che fosse e neanche alcuna dichiarazione di voto, oggi anche per l' assenza del Capogruppo e pure per tante altre contingenti ragioni, credo di voler fornire la dichiarazione, così risulterà anche a verbale.

Chiaramente l'imbarazzo è anche dettato per le vicende di ieri, così come è stato precedentemente riferito dai colleghi; siamo stati tutti, tra virgolette, " avvisati " a nostra tutela per un'indagine riguardante questa argomentazione; poi, ne sapremo certamente di più, perché non abbiamo sicuramente avuto molte informazioni, tant' è che per la ristrettezza dei tempi - per quanto mi riguarda - non ho ancora potuto nominare alcun legale di fiducia.

Ovviamente sarò anche breve, perché è giusto che la dichiarazione di voto sia nei tempi regolamentari. Mi domando : chi non ha voluto in passato o chi non vuole oggi o chi non vorrà domani - da terlizzese verace - tutelare il Borgo di Sovereto ? Credo nessuno, a partire da me o a finire a me; tutti i colleghi di questo Consiglio Comunale hanno il sentimento di tutelare il Borgo di Sovereto, perché siamo storicamente, affettivamente e religiosamente legati.

Il problema è : la tutela del Borgo di Sovereto come la si fa? ; il Piano Regolatore Generale di Terlizzi, se pur vecchiotto, non l'ha mai fatta ed anche nel periodo successivo nessuno l'ha mai fatta. Pertanto, siamo tra virgolette "colpevoli un po' tutti quanti", non soltanto noi Amministratori attuali o quelli che ci hanno preceduto; ma forse c'e' da dire che tutta la città - immaginando che a Sovereto nulla potesse mai accadere - nessuno ha mai pensato di tutelare il borgo, dal punto di vista tecnico- giuridico.

In passato, nella scorsa Consiliatura, ma anche in questa Consiliatura, più volte sono giunte una serie di sollecitazioni - tra cui anche le mie - per adottare il " P.U.G. ", perché con il Piano Urbanistico Generale - probabilmente - avremmo potuto programmare una serie di varianti logiche e necessarie; invece, molto spesso e volentieri abbiamo soltanto prodotto varianti molto limitate, anche in tempi brevi e con modalità superficiali.

Infatti, nel Gennaio 2014, piuttosto in maniera tempestiva e burrascosa, in quanto tutti ci eravamo accorti di una gru in piedi - per il sentimento dell'intero Consiglio Comunale ma anche di buona parte della città, affettivamente, storicamente e religiosamente legati al Borgo, anche per la chiesetta antica e la Madonna di Sovereto, a cui tutti i terlizzesi sono legati da appartenenza - abbiamo adottato una variante - ed e' per questo che in un certo senso giustifico l'architetto - Dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale - che non e' delle "più perfette", se mi permettete questa digressione grammaticale.

Certamente era un modo per dimostrare, a noi stessi e alla città, che il potere politico ed il Consiglio Comunale intendevano tutelare il Borgo di Sovereto, dimostrando cosi' che l' interesse pubblico e' superiore all'interesse privato.

Nel Gennaio 2014 siamo stati molti giorni in Aula Consiliare, per giungere sino al 22 Gennaio, allorquando venne adottata definitivamente la variante e per questa sono nati ricorsi al T.A.R., poi e' giunto il Piano Particolareggiato Territoriale della Regione Puglia nonche' le precisazioni della Sovrintendenza, che hanno dato più contezza complessiva della situazione urbanistica e dei vincoli apposti.

Il Consiglio Comunale ha voluto fare qualcosa di positivo per la città adottando la variante, ma come tutti gli strumenti urbanistici anche la variante è un " work in progress ", ossia è un processo tra l'altro partecipato; tanto è un processo che la variante viene resa pubblica anche con manifesti e da' la possibilità a chiunque, direttamente interessato o indirettamente interessato, di produrre osservazioni, che il Consiglio Comunale –in sede di approvazione- deve o non deve accogliere, previo parere tecnico e di legittimita' del Dirigente dell'U.T.C.

Oggi siamo qui, anche se avremmo gradito consultarci maggiormente - perché è vero che la macchina amministrativa e burocratica comunale è di buon livello, ma alla luce dell'esperienza di queste scorse ore, che ci ha visto raggiungere il Comando della Guardia di Finanza per ricevere il cosiddetto " avviso di garanzia", l' approvazione definitiva della variante doveva essere da tutti quanti noi ( ma forse è un mio, soltanto, un mio pensiero) , piu' approfondita, anche con consulti maggiori di urbanisti, di giuristi.

Invece, non abbiamo avuto il tempo, perchè il provvedimento è da mesi in discussione.
Oggi dobbiamo decidere ; questo Consiglio Comunale ha deciso, anche giustamente e io sono adesivo alle decisioni collettive, che oggi dovrà assumersi la decisione : votando.

Pertanto, se la variante è un work in progress, ossia un processo anche partecipato, come ha detto l'architetto Gianferrini, che avra' anch'egli maturato, somatizzato la procedura della variante, il mio processo di convincimento e' che accoglierò l'osservazione dell'impresa De Chirico Costruzioni, pur sapendo che la volontà sia a Gennaio 2014, che oggi e sicuramente anche domani, sara' sempre quella di tutelare il Borgo di Sovereto, magari con ulteriori implementazioni intelligenti, di carattere storico, culturale, paesaggistico, tecnico e giuridico.

E' da evidenziare - però - che la variante resta sempre in piedi, giustamente.

Nessuno lo dimentichi! La variante adottata il 22 Gennaio 2014 resta sempre vigente, ma forse necessiterà di implementazioni ulteriori, affinchè il vincolo della Sovrintendenza ed il P.P.T.R. possano prevedere l' inclusione dell'intero Borgo di Sovereto.

Credo di aver esplicitato il mio pensiero. Accoglierò l'osservazione, fermo restando che la variante in questione - lo ripeto - come ha detto già l'architetto, resta sempre in piedi.

Grazie per l'attenzione prestata nell'ascoltarmi.

Michele Grassi (Presidente del Consiglio Comunale di Terlizzi)