Mimmo Tricarico: «Lo sviluppo del paese non sta solo nel cemento, necessario il recupero delle periferie»

Il portavoce del movimento “Giù le mani da Sovereto” spiega i motivi del "no" al Piano Regolatore

martedì 17 marzo 2015 7.13
A cura di Vincenza Urbano
«I piani di lottizzazione approvati dall'amministrazione comunale non hanno tenuto conto del forte impatto ambientale che si ripercuoterà sul nostro territorio». Mimmo Tricarico, portavoce del comitato "Giù le mani da Sovereto", riassume così i motivi del "no" alla costruzione di nuove abitazioni (d'iniziativa privata) previste dal piano regolatore in prossimità di Sovereto, in un'area adiacente alla via che collega Terlizzi con il borgo medievale,

Le osservazioni che il comitato ha presentato agli uffici tecnici comunali hanno l'obiettivo di fermare il parere paesaggistico alla lottizzazione C2b prospiciente il Borgo di Sovereto (parere positivo che il Comune peraltro ha già rilasciato) e sono la prima azione di tutela per la salvaguardia di un'area considerata a rilevante valore paesaggistico, da estendere anche alle future lottizzazioni previste sulla via di Sovereto. Tricarico sostiene infatti che «l'azione di cementificazione che si sta compiendo altererà di fatto i connotati paesaggistici e architettonici del luogo, vanificando una volta per tutte l'identità storica e culturale di Sovereto, che invece deve essere preservata e trasmessa alle future generazioni.»

Inoltre il leader del movimento che riunisce associazioni ambientaliste, movimenti politici e semplici cittadini, ribadisce «la necessità di istituire, insieme al Comune, un tavolo tecnico per la stesura del Piano Particolareggiato del centro storico di Sovereto e di ripristinare il vincolo paesaggistico anche sulla via di Sovereto (recentemente abrogato con delibera comunale), tutelando così le peculiarità della nostra terra: distese di ulivi, pagliai e muretti a secco rappresentano un'eredità proveniente dal passato.»

«Lo sviluppo del paese non si traduce solo nella mera opera di costruzione, ma anche e soprattutto nella volontà di agire in modo sostenibile, optando per un eventuale recupero delle periferie quali aree maggiormente degradate di Terlizzi, così da ricondurle ad una visione più organica e vivibile in relazione al luogo col quale ci rapportiamo.» Il comitato ritiene, anche alla luce del programma urbanistico proposto ed adottato dall'amministrazione comunale, che l'attuale piano regolatore generale (PRG) sia da riesaminare nell'ottica del nuovo strumento urbanistico di futura adozione quale è il PUG (piano urbanistico generale) e che debbano essere rispettate e definite in maniera più accurata quelle che sono le aree da sottoporre a vincoli paesaggistici, architettonici ed archeologici.

«Il comitato continuerà la sua azione politica sul territorio», conclude Tricarico, «e avvierà nel prossimo futuro una campagna di sensibilizzazione tra i cittadini volta a tutelare e valorizzare le risorse naturali a svantaggio di uno sconsiderato consumo del suolo, promuovendo un turismo sostenibile in linea con l'afflusso di turisti che negli ultimi anni stanno popolando la nostra città.»