Mimose, -30% per colpa dell'inverno pazzo
Le stime della Coldiretta sul fiore simbolo della Giornata della Donna
martedì 8 marzo 2016
16.04
La mimosa compie 70 anni quale simbolo della Giornata della Donna. Eppure, quest'anno il fiore che in questo periodo rende felici anche floricoltori e commercianti floricoli, non se la passa tanto bene. L'inverno pazzo ha tagliato del 30% il raccolto. E' quanto afferma la Coldiretti nel ricordare che la scelta di regalare un fiore era stata fatta in sintonia con quanto avveniva in Francia con le
violette.
La mimosa è un fiore che dietro una fragilità apparente mostra una grande forza con la capacità di crescere anche in terreni difficili. "Quest'anno - riferisce la Coldiretti – un inverno particolarmente mite ha fatto fiorire le piante già a partire dal Natale e la produzione disponibile è stata decurtata di 1/3 a causa dell'anticipo di maturazione. Anche le piante coltivate in terreni altimetricamente più elevati hanno completato la fioritura prima del previsto e il prodotto disponibile è stato salvato con la frigo conservazione".
Al consumo i ramoscelli di mimose hanno prezzi che variano dai 2 ai 15 euro a seconda della qualità, delle dimensione del mazzo e della confezione. La maggior parte della produzione nazionale giunge dalla provincia di Imperia in Liguria dove operano circa 1500 produttori e si realizza oltre il 90 per cento della produzione nazionale.
violette.
La mimosa è un fiore che dietro una fragilità apparente mostra una grande forza con la capacità di crescere anche in terreni difficili. "Quest'anno - riferisce la Coldiretti – un inverno particolarmente mite ha fatto fiorire le piante già a partire dal Natale e la produzione disponibile è stata decurtata di 1/3 a causa dell'anticipo di maturazione. Anche le piante coltivate in terreni altimetricamente più elevati hanno completato la fioritura prima del previsto e il prodotto disponibile è stato salvato con la frigo conservazione".
Al consumo i ramoscelli di mimose hanno prezzi che variano dai 2 ai 15 euro a seconda della qualità, delle dimensione del mazzo e della confezione. La maggior parte della produzione nazionale giunge dalla provincia di Imperia in Liguria dove operano circa 1500 produttori e si realizza oltre il 90 per cento della produzione nazionale.