Natale 2018, il messaggio augurale di Mons. Cornacchia
«Una chiesa diocesana che si apre, una chiesa viva»
martedì 25 dicembre 2018
10.41
Cari fratelli e sorelle,
colgo questa circostanza per formulare a tutti voi, alle vostre famiglie, alle comunità presenti in tutta la Diocesi, gli auguri di un Santo Natale vero, autentico, che sia un momento di grazia in cui possiamo incontrare il Signore che viene e bussa alla porta del nostro cuore.
Il Signore porti la sua pace, la sua gioia, soprattutto il desiderio di fratellanza universale e particolare.
Ho da poco vissuto le due esperienze pastorali, in Argentina, lo scorso ottobre, e in Africa, pochi giorni or sono, e vi porto il caloroso saluto di quelle comunità, in particolare dei nostri condiocesani dell'Argentina e del nostro confratello don Paolo Malerba la cui chiesa parrocchiale è stata consacrata domenica 16 dicembre.
È una Chiesa diocesana che si apre alla missione, una Chiesa viva. Un albero o una pianta sono vivi se danno frutti, pertanto io invito tutti a "fruttificare", a fare ciascuno la propria parte in loco o in periferia. Viviamo con le antenne puntate verso il mondo – come dice Papa Francesco – verso la periferia esistenziale dell'umanità. Allo stesso modo invito tutti ad aiutare i nostri sacerdoti, i nostri missionari a vivere autenticamente la dimensione dell'annuncio. Come i pastori, i quali dopo aver incontrato il Signore, festinantes, hanno portato l'annuncio di ciò che avevano udito e visto.
Auguro a tutti e a ciascuno Buon anno 2019.
Mi auguro che l'inizio della visita pastorale, il prossimo 15 gennaio, confermi questa mia gioia e ripaghi la vostra attesa.
+ don Mimmo, Vescovo
colgo questa circostanza per formulare a tutti voi, alle vostre famiglie, alle comunità presenti in tutta la Diocesi, gli auguri di un Santo Natale vero, autentico, che sia un momento di grazia in cui possiamo incontrare il Signore che viene e bussa alla porta del nostro cuore.
Il Signore porti la sua pace, la sua gioia, soprattutto il desiderio di fratellanza universale e particolare.
Ho da poco vissuto le due esperienze pastorali, in Argentina, lo scorso ottobre, e in Africa, pochi giorni or sono, e vi porto il caloroso saluto di quelle comunità, in particolare dei nostri condiocesani dell'Argentina e del nostro confratello don Paolo Malerba la cui chiesa parrocchiale è stata consacrata domenica 16 dicembre.
È una Chiesa diocesana che si apre alla missione, una Chiesa viva. Un albero o una pianta sono vivi se danno frutti, pertanto io invito tutti a "fruttificare", a fare ciascuno la propria parte in loco o in periferia. Viviamo con le antenne puntate verso il mondo – come dice Papa Francesco – verso la periferia esistenziale dell'umanità. Allo stesso modo invito tutti ad aiutare i nostri sacerdoti, i nostri missionari a vivere autenticamente la dimensione dell'annuncio. Come i pastori, i quali dopo aver incontrato il Signore, festinantes, hanno portato l'annuncio di ciò che avevano udito e visto.
Auguro a tutti e a ciascuno Buon anno 2019.
Mi auguro che l'inizio della visita pastorale, il prossimo 15 gennaio, confermi questa mia gioia e ripaghi la vostra attesa.
+ don Mimmo, Vescovo