L'olio di Terlizzi sulla tavola di Papa Francesco. Nei giardini vaticani olive nostrane e cima di Bitonto.
Oltre ai fori e agli ulivi del nostro territorio, un frantoio in Vaticano produce olio nostrano
sabato 21 marzo 2015
7.57
Come oramai da consuetudine, il Comune di Terlizzi sarà presente in Piazza San Pietro in Roma nel giorno della Domenica delle Palme, il prossimo 29 Marzo. E, come di consueto, grazie alla 'Cooperativa Progetto 2000' la Città dei Fiori offrirà il suo prodotto principe, le sue piante ed i suoi fiori 'simbolo dell'operosità e dello spirito imprenditoriale dei nostri contadini, ma pure emblema del nostro paesaggio e della nostra tradizione', si legge nel documento giuntale che approva e patrocina l'iniziativa. Con la collaborazione di Giuseppe de Palma, patron di Cooperatica Progetto 2000, si sta pensando di allestire all'interno dei giardini vaticani una vera e propria festa del fiore.
«L'utilizzo di essenze quali l'ulivo, palme e fiori nell'allestimento del sagrato di San Pietro, dell'aria circostante l'obelisco e del colonnato berniniano sapientemente composte dai maestri fioristi pugliesi, permetterà a chiunque partecipi alla celebrazione di sentirsi nella macchia mediterranea tipica della nostra terra- quanto si legge nella elaborazione progettuale redatta dal Presidente della cooperativa, Giuseppe De Palma, e dal suo staff di fioristi e tecnici- E se ciò non bastasse lungo il colonnato di Piazza San Pietro, ad accogliere i fedeli, ci saranno meravigliosi alberi secolari di ulivo che al termine della manifestazione saranno donati e successivamente messi a dimora nei Giardini Vaticani quali testimoni non soltanto della bellezza paesaggistica della Puglia ma anche e soprattutto del lavoro e del sacrificio delle nostre genti. A completare la nostra opera saranno quaranta giovani piante di ulivo che abbracceranno idealmente il percorso del Santo Padre verso l'altare e ben centomila ramoscelli di ulivo, di diverse misure, distribuiti tra i Cardinali ed i fedeli».
«L'utilizzo dei fiori - spiega il geometra Antonio Chiapperini, progettista degli allestimenti floreali terlizzesi in piazza San Pietro - è utilizzato solo per abbellire l'obelisco dove avviene la benedizione delle Palme dal Santo Padre, con la messa in posa di ulivi delle nostre terre, ulivi recuperati da zone di trasformazione. La seconda zona riguarda l'emiciclo del sagrato, dove prati verdi pettinati in diverse direzioni creano un effetto cromatico suggestivo. All'interno dei prati verranno montate delle composizioni vegetative di ulivi, che poi verranno collocati come di tradizione nei giardini vaticani. Infine l'altare addobbato su i due fianchi con delle composizioni sempre verdi.»
Ma non ci saranno solo i fiori e gli ulivi di Terlizzi. L'allestitore Giuseppe de Palma della Cooperativa Progetto 2000 fa sapere che «quest'anno i nostri ulivi presenti nei giardini vaticani hanno prodotto le olive - del tipo Nostrane e Cima di Bitonto - da cui è stato realizzato olio in un piccolo frantoio in Vaticano offerto a Papa Francesco. Un giorno forse sarà usato anche per le celebrazioni liturgiche importanti, durante i battesimi, per il sacramento della cresima e durante la nomina di vescovi e sacerdoti a San Pietro.»
«L'utilizzo di essenze quali l'ulivo, palme e fiori nell'allestimento del sagrato di San Pietro, dell'aria circostante l'obelisco e del colonnato berniniano sapientemente composte dai maestri fioristi pugliesi, permetterà a chiunque partecipi alla celebrazione di sentirsi nella macchia mediterranea tipica della nostra terra- quanto si legge nella elaborazione progettuale redatta dal Presidente della cooperativa, Giuseppe De Palma, e dal suo staff di fioristi e tecnici- E se ciò non bastasse lungo il colonnato di Piazza San Pietro, ad accogliere i fedeli, ci saranno meravigliosi alberi secolari di ulivo che al termine della manifestazione saranno donati e successivamente messi a dimora nei Giardini Vaticani quali testimoni non soltanto della bellezza paesaggistica della Puglia ma anche e soprattutto del lavoro e del sacrificio delle nostre genti. A completare la nostra opera saranno quaranta giovani piante di ulivo che abbracceranno idealmente il percorso del Santo Padre verso l'altare e ben centomila ramoscelli di ulivo, di diverse misure, distribuiti tra i Cardinali ed i fedeli».
«L'utilizzo dei fiori - spiega il geometra Antonio Chiapperini, progettista degli allestimenti floreali terlizzesi in piazza San Pietro - è utilizzato solo per abbellire l'obelisco dove avviene la benedizione delle Palme dal Santo Padre, con la messa in posa di ulivi delle nostre terre, ulivi recuperati da zone di trasformazione. La seconda zona riguarda l'emiciclo del sagrato, dove prati verdi pettinati in diverse direzioni creano un effetto cromatico suggestivo. All'interno dei prati verranno montate delle composizioni vegetative di ulivi, che poi verranno collocati come di tradizione nei giardini vaticani. Infine l'altare addobbato su i due fianchi con delle composizioni sempre verdi.»
Ma non ci saranno solo i fiori e gli ulivi di Terlizzi. L'allestitore Giuseppe de Palma della Cooperativa Progetto 2000 fa sapere che «quest'anno i nostri ulivi presenti nei giardini vaticani hanno prodotto le olive - del tipo Nostrane e Cima di Bitonto - da cui è stato realizzato olio in un piccolo frantoio in Vaticano offerto a Papa Francesco. Un giorno forse sarà usato anche per le celebrazioni liturgiche importanti, durante i battesimi, per il sacramento della cresima e durante la nomina di vescovi e sacerdoti a San Pietro.»