Nicoletta De Santoli e la sua stanza "insabbiata" incantano Terlizzi
Finissage nello scorso fine settimana dell'installazione dal titolo "Day One of One"
martedì 8 agosto 2023
Che cosa, più di un cubo di ghiaccio, può rappresentare l'ineluttabilità del mutare perpetuo delle cose e dunque, dell'impotenza dell'essere umano dinanzi a tali cambiamenti, impercettibili ma continui?
In un'atmosfera quasi mistica, venerdì 4 agosto, presso il primo piano di Corso Garibaldi 67, si è tenuto il finissage dell'installazione di Nicoletta De Santoli dal titolo "Day One of One", con la performance dell'artista e performance gravinese Barbara De Veteris.
La stanza "insabbiata" della De Santoli ha incontrato un elemento in antitesi, quello del ghiaccio, che in maniera figurativa rappresenta lo scorrere degli eventi. La De Veteris, nella prima parte della performance, cerca di controllare l'enorme cubo di ghiaccio, cercando di plasmarlo tra le sue mani, tentando di non perderne mai il controllo, né il contatto, resistendo al dolore fisico.
In un secondo momento l'artista scaglia il ghiaccio sul pavimento, consapevole del fatto che lo scorrere ed il mutare degli eventi quasi mai sono controllabili. La rabbia derivante da questa impotenza si conclude infine con la rassegnazione e dunque, con l'accettazione del fatto che gli esseri umani non possano e non debbano poter controllare la continua metamorfosi delle cose e degli eventi.
Per un uomo, il tentativo di "congelare" una relazione, un sentimento, un evento, rischia solo di aumentarne la frustrazione. Bisogna dunque lasciarsi andare allo scorrere degli avvenimenti? La performance della De Veteris non dà risposte a tal proposito, ma apre diversi scenari e pone nello spettatore molteplici interrogativi, dalle risposte totalmente intime e personali.
Accogliere il caos ci impedisce di scegliere o ci rende liberi di agire al suo interno?
In un'atmosfera quasi mistica, venerdì 4 agosto, presso il primo piano di Corso Garibaldi 67, si è tenuto il finissage dell'installazione di Nicoletta De Santoli dal titolo "Day One of One", con la performance dell'artista e performance gravinese Barbara De Veteris.
La stanza "insabbiata" della De Santoli ha incontrato un elemento in antitesi, quello del ghiaccio, che in maniera figurativa rappresenta lo scorrere degli eventi. La De Veteris, nella prima parte della performance, cerca di controllare l'enorme cubo di ghiaccio, cercando di plasmarlo tra le sue mani, tentando di non perderne mai il controllo, né il contatto, resistendo al dolore fisico.
In un secondo momento l'artista scaglia il ghiaccio sul pavimento, consapevole del fatto che lo scorrere ed il mutare degli eventi quasi mai sono controllabili. La rabbia derivante da questa impotenza si conclude infine con la rassegnazione e dunque, con l'accettazione del fatto che gli esseri umani non possano e non debbano poter controllare la continua metamorfosi delle cose e degli eventi.
Per un uomo, il tentativo di "congelare" una relazione, un sentimento, un evento, rischia solo di aumentarne la frustrazione. Bisogna dunque lasciarsi andare allo scorrere degli avvenimenti? La performance della De Veteris non dà risposte a tal proposito, ma apre diversi scenari e pone nello spettatore molteplici interrogativi, dalle risposte totalmente intime e personali.
Accogliere il caos ci impedisce di scegliere o ci rende liberi di agire al suo interno?