No al Governo: in migliaia ieri a Roma anche dalla Puglia
La soddisfazione di Fratelli d'Italia e Direzione Italia
martedì 10 settembre 2019
12.34
«Siamo riusciti a contare oltre cinquecento persone dalla Puglia nel viaggio organizzato in bus e tante altre che spontaneamente hanno raggiunto Roma autonomamente per manifestare in piazza Montecitorio, con Giorgia Meloni, nel giorno della fiducia al nuovo governo Pd-M5S».
Lo fanno sapere gli organizzatori di Fratelli d'Italia e Direzione Italia, che ieri hanno portato a Roma decine di migliaia di persone, molte delle quali provenienti dalla Puglia. Simpatizzanti, tesserati, ma anche semplici cittadini hanno manifestato il proprio dissenso contro la nascita di un Esecutivo certamente legittimo da un punto di vista costituzionale, ma frutto, secondo i due partiti, di un "inciucio".
«Insieme a migliaia di italiani siamo qui oggi (ieri, ndr) per dire No al governo rossogiallo, nato da accordi di Palazzo tra due partiti agli antipodi e che tante se ne sono reciprocamente dette fino a qualche settimana fa - dichiarano per FdI i coordinatori provinciali, il coordinatore regionale Erio Congedo e l'on. Marcello Gemmato - . Non facciamo nulla di eversivo -aggiungono-, anzi scriviamo una pagina di storia che probabilmente i nostri figli e i nostri nipoti troveranno nei libri di scuola. Il popolo chiede il voto e si oppone ad accordi artificiali che hanno il solo scopo di mantenere le poltrone. Non è questa una meravigliosa espressione di democrazia?».
Hanno fatto eco anche le dichiarazioni del gruppo regionale di Direzione Italia (Ignazio Zullo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola).
«Non una prova di forza, ma di democrazia! Questa è la piazza di Montecitorio che oggi (ieri, ndr) ha ribadito il proprio NO al Governo nato da un 'Patto di Poltrone', più gradito alla Francia e alla Germania che agli italiani. Accanto a Giorgia Meloni, Raffaele Fitto e Fratelli d'Italia siamo scesi in piazza a Roma anche noi perché prima o poi questo pasticciato e improvvisato Governo dell'inciucio andrà a casa e il centrodestra dovrà essere unito e coeso per assumersi la responsabilità di dare al Paese un Governo stabile e duraturo, che nasce dalle urne e non nelle chiuse stanze romane ed europee».
Lo fanno sapere gli organizzatori di Fratelli d'Italia e Direzione Italia, che ieri hanno portato a Roma decine di migliaia di persone, molte delle quali provenienti dalla Puglia. Simpatizzanti, tesserati, ma anche semplici cittadini hanno manifestato il proprio dissenso contro la nascita di un Esecutivo certamente legittimo da un punto di vista costituzionale, ma frutto, secondo i due partiti, di un "inciucio".
«Insieme a migliaia di italiani siamo qui oggi (ieri, ndr) per dire No al governo rossogiallo, nato da accordi di Palazzo tra due partiti agli antipodi e che tante se ne sono reciprocamente dette fino a qualche settimana fa - dichiarano per FdI i coordinatori provinciali, il coordinatore regionale Erio Congedo e l'on. Marcello Gemmato - . Non facciamo nulla di eversivo -aggiungono-, anzi scriviamo una pagina di storia che probabilmente i nostri figli e i nostri nipoti troveranno nei libri di scuola. Il popolo chiede il voto e si oppone ad accordi artificiali che hanno il solo scopo di mantenere le poltrone. Non è questa una meravigliosa espressione di democrazia?».
Hanno fatto eco anche le dichiarazioni del gruppo regionale di Direzione Italia (Ignazio Zullo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola).
«Non una prova di forza, ma di democrazia! Questa è la piazza di Montecitorio che oggi (ieri, ndr) ha ribadito il proprio NO al Governo nato da un 'Patto di Poltrone', più gradito alla Francia e alla Germania che agli italiani. Accanto a Giorgia Meloni, Raffaele Fitto e Fratelli d'Italia siamo scesi in piazza a Roma anche noi perché prima o poi questo pasticciato e improvvisato Governo dell'inciucio andrà a casa e il centrodestra dovrà essere unito e coeso per assumersi la responsabilità di dare al Paese un Governo stabile e duraturo, che nasce dalle urne e non nelle chiuse stanze romane ed europee».