Non ce l'ha fatta Angelo Cesareo: grave trauma cranico e coma irreversibile

Venti anni, di Ruvo, la vittima dell'incidente di venerdì mattina sulla provinciale Terlizzi-Ruvo

domenica 19 aprile 2015 16.22
È una delle notizie che un giornalista non vorrebbe mai dare, quella di una vita spezzata sulla strada. Non ce l'ha fatta Angelo Cesareo, il ventenne ruvese coinvolto nell'incidente sulla provinciale Terlizzi-Ruvo dell'altro ieri. Le ultime notizie dal Policlinico di Bari parlano di un coma irreversibile causato da un gravissimo trauma cranico. La notizia della morte del ragazzo è apparsa questo pomeriggio sul giornale di informazione di Ruvo - Ruvesi.it - freddando un'intera città. A nulla è servita la corsa al policlinico di Bari, dal Sarcone di Terlizzi, la rianimazione dei sanitari, le preghiere degli amici. Angelo si è spento questo pomeriggio, un pomeriggio di domenica, dopo due giorni di coma.

Le condizioni del giovane era subito apparse disperate. Dopo il ricovero d'urgenza al "Sarcone" di Terlizzi per il giovane si era reso necessario il trasferimento presso la rianimazione del Policlinico di Bari a causa di un arresto cardiaco avvenuto a seguito dell'impatto. Le voci che si sono rincorse in quelle drammatiche ore raccontavano anche della urgenza di un intervento chirurgico. Ma una parte di Angelo vivrà ancora. I genitori hanno autorizzato l'espianto degli organi.

E' in ripresa Gabriele Giangaspero, 19 anni, il ragazzo terlizzese coinvolto nello stesso incidente e ricoverato all'ospedale "Bonomo" di Andria. Abbiamo provato a sentire uno dei suoi amici, ma al momento nessuno ha voglia di parlare. Lo shock è terribile. Angelo e Gabriele erano amici di scuola al tecnico industriale "Ferraris" di Molfetta. Venerdì mattina era proprio Gabriele alla guida della sua Citrone C3 nera. Pare che i due si fossero incontrati per caso. Gabriele lo stava riaccompagnando a casa. Poi il terribile incidente stradale avvenuto alle 12.30. La Citroen C3 si è ribaltata finendo sulla corsia opposta urtando violentemente contro il muretto di una villa che costeggia la strada senza, fortunatamente, coinvolgere altre vetture. Ed è così che si spegne una giovanissima vita umana.