"Non per un dio ma nemmeno per gioco"

Il 3 dicembre incontro con Luigi Viva per la biografia ufficiale di Fabrizio De André

martedì 2 dicembre 2014 13.35
Il 3 dicembre alle ore 21 presso la sua sede, il Melkweg Terlizzi presenterà l'ultimo appuntamento della rassegna letteraria, patrocinata dal Comune di Terlizzi, "And a thousand memories // and not a single regret".
Le parole di Edgar Lee Masters riassumono il senso della rassegna, un viaggio tra storie e universi all'apparenza distanti (il primo appuntamento nell'ottobre scorso con Livia Satriano e il suo "Gli altri ottanta - Racconti dalla galassia post-punk italiana", il secondo invece a novembre con Simone Dotto che ha presentato "Pearl Jam. Still Alive") ma in fondo uniti da un fil rouge inscindibile: la musica come musa e strega, come sperimentazione e conoscenza, come stella polare.
Nello specifico, il verso tratto dalla poesia "Il violinista Jones" tratta dall'Antologia di Spoon River, la raccolta di poesia di Edgar Lee Masters ispiratrice del disco Non al denaro non all'amore ne' al cielo (1971), spartiacque della canzone italiana, è la cornice dell'incontro che si terrà con Luigi Viva che presenterà la biografia ufficiale di Fabrizio De André "Non per un dio ma nemmeno per gioco. Vita di Fabrizio De André" (edito da Feltrinelli nel 2000 e prima biografia autorizzata del celebre cantautore e poeta): Manuela Tedeschi dialogherà con l'autore, socio fondatore della fondazione "Fabrizio De André", per raccontare la vita del cantautore genovese attraverso la sua musica, i suoi ricordi e le confessioni rilasciate a voce negli anni all'autore, ricostruendo così il percorso umano ed artistico di un poeta infinito. L'educazione sentimentale di un "pettirosso da combattimento", di un uomo sempre pronto a pagare di persona.
Una storia commossa e sincera, lontana dall'ufficialità come dall'apologia. Gli anni dell'infanzia, con Fabrizio, "Bicio", sfollato in una cascina di Revignano d'Asti; lo zio Francesco reduce dal campo di concentramento, prototipo di tante figure dolenti che popoleranno le sue canzoni. L'adolescenza e la giovinezza a Genova, tra i primi tentativi musicali, la ribellione contro la famiglia borghese e la scoperta del sesso - il "peccaminoso" amplesso in una chiesa e lo scandalo messo subito a tacere, l'appassionata relazione con una prostituta di Via del Campo -, l'alcol, la bohéme cittadina. E poi l'amicizia con Luigi Tenco, I primi timidi successi, il processo per oscenità a Carlo Martello. Gli anni della maturità e dei trionfi, il figlio Cristiano e la Sardegna, il sequestro, la malattia. Un testo ricchissimo, documentato e avvincente, che dà voce ai racconti di Fabrizio (interviste, colloqui personali, telefonate) e alle testimonianze di prima mano di amici famosi e no, da Paolo Villaggio, complice inseparabile degli anni genovesi, a Ivano Fossati, collaboratore dell'ultimo album, ai genitori di Fabrizio, ai compagni di scuola e di strada. Ingresso gratuito.