Olive come diamanti, il prezzo sale e aumentano i furti: due fermati
Intervento della Metronotte, giovedì, in un uliveto lungo la 112. Recuperato un quintale di olive, sul posto i Carabinieri
martedì 16 gennaio 2024
10.07
I prezzi delle olive sui mercati hanno raggiunto cifre da capogiro (un quintale, infatti, può arrivare sino a 175 euro), rendendo il raccolto un bersaglio attraente per la malavita locale. Due ladri, a Terlizzi, i vigilantes della Metronotte li hanno colti in flagranza, con le verghe in mano, circondati dalla refurtiva, riconoscibilissima.
Eppure i due banditi, entrambi italiani, sorpresi nel pomeriggio di giovedì scorso da una pattuglia dell'istituto di vigilanza mentre rubavano le olive da un uliveto lungo la strada provinciale 112, verso Giovinazzo, al momento, se la sono cavata «soltanto» con una semplice identificazione da parte dei Carabinieri della locale Tenenza. Arrestarli oppure denunciarli a piede libero non è stato possibile, nonostante il loro fermo corrispondesse totalmente alle norme della quasi flagranza.
È uno degli effetti dell'entrata in vigore della legge Cartabia, scattata il 30 dicembre di due anni fa e che tra i suoi tanti capitoli prevede anche che alcuni reati, fino al 2022 perseguibili di ufficio, possano portare alla sospensione preventiva della libertà del sospettato soltanto su querela della parte offesa. E l'elenco dei reati comprende, fra gli altri, anche il furto aggravato, come nel caso di Terlizzi, dove i due malviventi, dopo essere stati colti con le mani nel sacco, sono stati fermati.
Il proprietario dell'appezzamento di terra, «s'è riservato - fa sapere la Metronotte - di sporgere regolare denuncia-querela». Ecco allora che la refurtiva, pari a circa un quintale di olive, è stata sequestrata assieme ai teli e le verghe. Per i due sospettati, invece, non c'è stata sinora alcuna conseguenza: sono rimasti in libertà.
Eppure i due banditi, entrambi italiani, sorpresi nel pomeriggio di giovedì scorso da una pattuglia dell'istituto di vigilanza mentre rubavano le olive da un uliveto lungo la strada provinciale 112, verso Giovinazzo, al momento, se la sono cavata «soltanto» con una semplice identificazione da parte dei Carabinieri della locale Tenenza. Arrestarli oppure denunciarli a piede libero non è stato possibile, nonostante il loro fermo corrispondesse totalmente alle norme della quasi flagranza.
È uno degli effetti dell'entrata in vigore della legge Cartabia, scattata il 30 dicembre di due anni fa e che tra i suoi tanti capitoli prevede anche che alcuni reati, fino al 2022 perseguibili di ufficio, possano portare alla sospensione preventiva della libertà del sospettato soltanto su querela della parte offesa. E l'elenco dei reati comprende, fra gli altri, anche il furto aggravato, come nel caso di Terlizzi, dove i due malviventi, dopo essere stati colti con le mani nel sacco, sono stati fermati.
Il proprietario dell'appezzamento di terra, «s'è riservato - fa sapere la Metronotte - di sporgere regolare denuncia-querela». Ecco allora che la refurtiva, pari a circa un quintale di olive, è stata sequestrata assieme ai teli e le verghe. Per i due sospettati, invece, non c'è stata sinora alcuna conseguenza: sono rimasti in libertà.