Opposizioni in tumulto: ancora nessuna approvazione del bilancio di previsione 2020
I consiglieri di opposizione scrivono al Prefetto
lunedì 28 settembre 2020
2.59
Richiedono un urgente riscontro le opposizioni dal Prefetto di Bari, Antonia Bellomo, circa la non ancora avvenuta approvazione del bilancio di previsione 2020 da parte del Comune di Terlizzi. Sembrerebbe, tra l'altro, non essere nemmeno all'ordine del giorno delle attività dell'amministrazione.
L'informativa dei Consiglieri comunali Vito D'amato, Michelangelo De Chirico, Michele Grassi, Gaetano Minutillo, Nicola Morrone, Giampaolo Sigrisi e Giuseppe Volpe, è volta proprio a sollecitare un intervento prefettizio, dal momento che il regolamento di contabilità terlizzese prevede che entro il 15 ottobre dell'anno precedente il Dirigente dei Servizi Finanziari predisponga un apposito schema di bilancio.
Tra le finalità che rilevano viene evidenziata la tutela dei servizi comunali «che da tempo ormai stanno riducendosi e rallentandosi», si legge nel documento ufficiale, «alla luce di una burocrazia sotto dimensionata e di un organo esecutivo che ha scarse potenzialità politiche ed istituzionali e spesso e volentieri non mostra in aula consiliare neanche più i "numeri" necessari per l'approvazione dei provvedimenti».
Secondo le opposizioni risulta sempre più difficile governare i complessi meccanismi procedimentali di carattere pubblico a causa proprio di una inefficienza burocratica che scaturisce da diversi fattori: ad esempio, i settori che attengono alle finanze e al personale, sottolineano i consiglieri di minoranza, sono stati diretti da figure che potrebbero apparire poco consone, quali dapprima un architetto dirigente Utc, in modalità part-time oltre a essere in organico nel Comune di Trani, e da mesi da un ingegnere dirigente Utc, da poco in servizio a Terlizzi.
Altra forte criticità è rappresentata dal corpo della Polizia Municipale, che ha deleghe all'ambiente e ai servizi demografici: esso non solo è sotto organico di molte unità ma, viene riportato, è diretto formalmente dal Segretario Generale, con l'incarico ad interim.
Evitare un «estremo nocumento per l'intera cittadinanza» è, dunque, alla base delle contestazioni dei Consiglieri di opposizione che vedono nell'approvazione del bilancio di previsione il superamento di una fase di possibile stallo.
L'informativa dei Consiglieri comunali Vito D'amato, Michelangelo De Chirico, Michele Grassi, Gaetano Minutillo, Nicola Morrone, Giampaolo Sigrisi e Giuseppe Volpe, è volta proprio a sollecitare un intervento prefettizio, dal momento che il regolamento di contabilità terlizzese prevede che entro il 15 ottobre dell'anno precedente il Dirigente dei Servizi Finanziari predisponga un apposito schema di bilancio.
Tra le finalità che rilevano viene evidenziata la tutela dei servizi comunali «che da tempo ormai stanno riducendosi e rallentandosi», si legge nel documento ufficiale, «alla luce di una burocrazia sotto dimensionata e di un organo esecutivo che ha scarse potenzialità politiche ed istituzionali e spesso e volentieri non mostra in aula consiliare neanche più i "numeri" necessari per l'approvazione dei provvedimenti».
Secondo le opposizioni risulta sempre più difficile governare i complessi meccanismi procedimentali di carattere pubblico a causa proprio di una inefficienza burocratica che scaturisce da diversi fattori: ad esempio, i settori che attengono alle finanze e al personale, sottolineano i consiglieri di minoranza, sono stati diretti da figure che potrebbero apparire poco consone, quali dapprima un architetto dirigente Utc, in modalità part-time oltre a essere in organico nel Comune di Trani, e da mesi da un ingegnere dirigente Utc, da poco in servizio a Terlizzi.
Altra forte criticità è rappresentata dal corpo della Polizia Municipale, che ha deleghe all'ambiente e ai servizi demografici: esso non solo è sotto organico di molte unità ma, viene riportato, è diretto formalmente dal Segretario Generale, con l'incarico ad interim.
Evitare un «estremo nocumento per l'intera cittadinanza» è, dunque, alla base delle contestazioni dei Consiglieri di opposizione che vedono nell'approvazione del bilancio di previsione il superamento di una fase di possibile stallo.