Ordinanza antincendio: l'elenco delle attività vietate

Indicate anche le azioni che devono effettuare i privati

lunedì 17 giugno 2024
A cura di Vincenza Urbano
Con l'avvicinarsi dell'estate e le temperature in salita già in questi ultimi giorni primaverili, si riaffaccia il rischio di incendi in aree incolte, abbandonate o antropizzate le quali potrebbero apparire infestate da sterpaglie e arbusti. Si rende, quindi, necessario intervenire con misure idonee che possano sia arginare l'innesco delle fiamme sia prevenire l'insorgere di circostanze di degrado dovute alla crescita incontrollata di rovi ed erbacce che favoriscono la circolazione di ratti, insetti e altri animali.

Al fine di evitare un grave pregiudizio alla pubblica incolumità, all'igiene e alla salute collettiva, è stata emanata giovedì scorso, 13 giugno, l'ordinanza sindacale n. 6 "per la dichiarazione di grave pericolosità per gli incendi boschivi, relativamente a tutte le aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo del territorio comunale".

Si legge, infatti, nel documento che è tassativamente vietato in tutte le zone a rischio di incendio e/o ad esse immediatamente adiacenti porre in essere una delle seguenti attività: accendere fuochi di ogni genere; far brillare mine o usare esplosivi; usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli; usare motori (fatta eccezione per quelli impiegati per eseguire i lavori forestali autorizzati e non in contrasto con PPMPF ed altre norme vigenti), fornelli o inceneritori che producano faville o brace; tenere in esercizio fornaci, forni a legna, discariche pubbliche e private incontrollate; fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese e compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo immediato o mediato di incendio; esercitare attività pirotecnica, accendere fuochi d'artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o mongolfiere di carta, meglio note come lanterne volanti dotate di fiamme libere, nonché altri articoli pirotecnici; transitare e/o sostare con veicoli a motore su viabilità non asfaltata all'interno di aree boscate; transitare con mezzi motorizzati fuori dalle strade statali, provinciali, comunali, private e vicinali, gravate dai servizi di pubblico passaggio, fatta eccezione per i mezzi di servizio e per le attività agro-silvo-pastorali nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti; abbandonare rifiuti nei boschi e discariche abusive.

Alle azioni di competenza istituzionale devono affiancarsi quelle in capo ai privati.

Sino al prossimo 30 settembre, i proprietari, i conduttori e/o gestori a qualsiasi titolo di fondi rustici, terreni ed aree di qualsiasi natura e loro pertinenze incolti e/o abbandonati, dovranno garantire la pulizia e manutenzione costante dei suddetti siti. Da un lato, dovranno rimuovere erba secca, sterpaglie, residui di vegetazione e ogni altro materiale infiammabile. Dall'altro lato, dovranno creare idonee fasce di protezione di una larghezza minima di 10 metri lungo il perimetro delle zone interessate da sottoporre ad aratura e al trattamento sistematico con prodotti ritardanti la combustione, onde scongiurare pericoli e/o danni a terzi.

Sempre sino al 30 settembre, inoltre, i proprietari o i detentori frontisti delle strade statali, provinciali, comunali, mulattiere e sentieri e scalinate soggette al pubblico transito, dovranno provvedere, a proprie spese, a eseguire le operazioni di taglio di tutte le essenze vegetali, sia verdi che secche, che fuoriescono dalla loro proprietà e che si riversano sulle carreggiate stradali, mulattieri e sentieri o scalinate. Dovranno, peraltro, occuparsi, per proprio conto, dello smaltimento dei rifiuti derivanti dalla potatura e diserbo, con divieto assoluto di depositare le risultanze di erbe e sterpaglie, al gestore del servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani.

In sintesi, dunque, occorre cimentarsi in opere di sicurezza e fasce protettive, ripristino di viali parafuoco, potature e pulizia delle cunette e scarpate stradali e ferroviarie. Non dovrà essere effettuata - salvi i casi consentiti dalla legge - la bruciatura delle stoppie, delle paglie, della vegetazione spontanea e dei pascoli. Infine, è vietata la bruciatura di residui vegetali agricoli e forestali.

Chiunque contravvenga alle disposizioni legislative, è soggetto a sanzioni penali e amministrative.

In caso di avvistamento di incendi, bisogna contattare le competenti autorità locali, quali i vigili del fuoco, i carabinieri forestali, la polizia locale di Terlizzi, riferendo ogni utile elemento territoriale per la corretta localizzazione dell'evento.