Ospedale, Fratelli d'Italia: «La sinistra si schiera ancora una volta contro Terlizzi»
Durissima nota dopo i "mi piace" sui social ai post di Michele Emiliano seguiti alla messa in onda della trasmissione "Le Iene Show"
giovedì 24 ottobre 2019
0.33
«La sinistra terlizzese si schiera ancora una volta contro Terlizzi. Dopo l'inchiesta giornalistica de "Le Iene", che sulla sanità e sull'Ospedale di Terlizzi ha portato a galla le enormi contraddizioni degli ultimi quindici anni di governo Vendola-Emiliano, assistiamo da parte del PD e dei movimenti civici locali a una patetica difesa d'ufficio a favore del Governatore pugliese».
Inizia così la nota del Circolo cittadino di Fratelli d'Italia, dopo le polemiche, anche su scala regionale e non solo locale, seguite alla messa in onda della puntata del programma tv di Italia 1 sul nosocomio terlizzese e sulle sue attuali condizioni.
«Con quale faccia - si chiedono dalla segreteria - i Consiglieri comunali terlizzesi dell'opposizione mettono un "mi piace" sotto le parole di un presidente della Regione che condanna a morte l'ospedale di Terlizzi? Come fanno a difendere chi ha deciso di chiudere deliberatamente il Pronto Soccorso per trasformarlo in un Punto di Primo Intervento, buttando così all'aria decine di milioni di euro di soldi pubblici? Come fanno a sostenere ancora un governo regionale che ha deciso la riconversione del nostro presidio da ospedale di base a plesso post-acuzie? Come fanno i movimenti civici che si riempiono la bocca di "legalità" a difendere le assunzioni allegre fatte dalla Regione?».
Da Fratelli d'Italia l'attacco questa volta arriva frontale perché in gioco c'è tanto e l'inchiesta de "Le Iene" ha portato ad alcune mancanze molto gravi ed ha fornito in quadro inquietante: «Giù la maschera! È tempo di assumersi le proprie responsabilità davanti alla città - è l'affondo - . La richiesta da parte delle opposizioni di un Consiglio comunale con i vertici della Sanità locale è ipocrita oltre che tardiva.
Già nel 2017 - spiegano da Fratelli d'Italia -, appena dopo l'insediamento in Consiglio comunale, i Consiglieri Francesco Barione, Mariangela Galliani e Annalisa Mancazzo chiesero la convocazione di una seduta monotematica per un confronto serio sul piano di riordino ospedaliero e sul futuro dell'ospedale di Terlizzi. Da quel momento, nulla: Emiliano, nella sua doppia veste di Presidente e Assessore regionale alle Politiche per la Salute, non ha mai trovato il coraggio di venire in aula.
Il Partito Democratico di Emiliano e movimenti civici eredi di Nichi Vendola oggi si rendono complici di questo scempio», è la stoccata conclusiva.
Inizia così la nota del Circolo cittadino di Fratelli d'Italia, dopo le polemiche, anche su scala regionale e non solo locale, seguite alla messa in onda della puntata del programma tv di Italia 1 sul nosocomio terlizzese e sulle sue attuali condizioni.
«Con quale faccia - si chiedono dalla segreteria - i Consiglieri comunali terlizzesi dell'opposizione mettono un "mi piace" sotto le parole di un presidente della Regione che condanna a morte l'ospedale di Terlizzi? Come fanno a difendere chi ha deciso di chiudere deliberatamente il Pronto Soccorso per trasformarlo in un Punto di Primo Intervento, buttando così all'aria decine di milioni di euro di soldi pubblici? Come fanno a sostenere ancora un governo regionale che ha deciso la riconversione del nostro presidio da ospedale di base a plesso post-acuzie? Come fanno i movimenti civici che si riempiono la bocca di "legalità" a difendere le assunzioni allegre fatte dalla Regione?».
Da Fratelli d'Italia l'attacco questa volta arriva frontale perché in gioco c'è tanto e l'inchiesta de "Le Iene" ha portato ad alcune mancanze molto gravi ed ha fornito in quadro inquietante: «Giù la maschera! È tempo di assumersi le proprie responsabilità davanti alla città - è l'affondo - . La richiesta da parte delle opposizioni di un Consiglio comunale con i vertici della Sanità locale è ipocrita oltre che tardiva.
Già nel 2017 - spiegano da Fratelli d'Italia -, appena dopo l'insediamento in Consiglio comunale, i Consiglieri Francesco Barione, Mariangela Galliani e Annalisa Mancazzo chiesero la convocazione di una seduta monotematica per un confronto serio sul piano di riordino ospedaliero e sul futuro dell'ospedale di Terlizzi. Da quel momento, nulla: Emiliano, nella sua doppia veste di Presidente e Assessore regionale alle Politiche per la Salute, non ha mai trovato il coraggio di venire in aula.
Il Partito Democratico di Emiliano e movimenti civici eredi di Nichi Vendola oggi si rendono complici di questo scempio», è la stoccata conclusiva.